«Stiamo portando avanti tre progetti in parallelo». Questa la rivelazione di Paolo Scaroni, presidente del Milan durante la presentazione alla Camera di un libro sui rossoneri, di Daniele Mascolo, a cui era presente anche Maurizio Lupi, leader di “Noi moderati” e presidente del Milan Club Montecitorio.
Il numero uno dei rossoneri parte dalla ristrutturazione di San Siro per poi aggiungere: «Uno è quello di Sesto San Giovanni e un altro non lo dico, è una carta coperta (nelle scorse settimane si vociferava di San Donato, ndr). Se non sarà San Siro il Milan è disposto ad andare da solo. Non molliamo il colpo, io vi assicuro che il Milan avrà il nuovo stadio. Il primo che si sblocca ci butteremo a pesce».
Scaroni ha poi approfondito il tema delle entrate generate dallo stadio: «Il Milan incassa 40 milioni per lo stadio. Come facciamo a livello internazionale a competere con entrate così basse? Perciò vogliamo assolutamente il nuovo stadio».
Sugli altri introiti: «Generemo 60 milioni di cassa, siamo messi bene. Il brand continua a crescere. Siamo il club italiano più famoso nel mondo. Ci pagano poco per le sponsorizzazioni perché il campionato è considerato di serie B».
Sul momento della squadra: «Bene non benissimo. Ricordatevi che siamo secondi. Stiamo giocando male, ma siamo lì in classica. Mi ricordo ancora Atalanta-Milan 5-0. Quattro è meglio di cinque. Vincere lo scudetto ci piace, ma vogliamo avanzare nella Champsion League».
E a proposito della Champions, Scaroni annuncia un ritorno molto importante: «Ho una buona notizia. Il portiere Maignan torna per la Champsions League. Zaniolo? È un buon giocatore».