Il Progetto WCAPES è volto a valorizzare giovani calciatori under 18 provenienti da tutto il mondo offrendo loro una concreta opportunità di successo attraverso la gestione dei diritti di immagine.
Daniele Mangano Ceo e fondatore nell’evento di lancio del progetto ne ha illustrato ambizioni, processi e orizzonti. «WCAPES assicura un compenso ai giovani calciatori – ha spiegato Mangano – permettendo loro di concentrarsi unicamente sulla propria crescita, allenamento dopo allenamento. Una volta diventati giocatori professionisti, i loro diritti d’immagine aumenteranno esponenzialmente di valore facendo guadagnare gli investitori. La sostenibilità del progetto WCAPES è così garantita dal successo dei calciatori».
Una formula 4WIN, come l’ha descritta L’Avv. Pierfilippo Capello esperto Legal di diritto sportivo, presente all’evento di presentazione del progetto WCAPES presso l’hotel Melia di Milano. L’Avv. Capello ha spiegato come in questo progetto ci siano opportunità di mercato ancora inesplorato dichiarando: «In Italia non c’è una legge su questi tipi di asset, il diritto viene scritto mentre le cose succedono. Questo crea opportunità straordinarie, allargando gli orizzonti dello sport, è un “corner” che fino adesso non era stato sviluppato, le società di calcio avranno un’opportunità in più con un’immagine forte e ben gestita».
Il progetto si è autofinanziato attraverso la vendita delle prime due collezioni NFT, da 8.000 pezzi, interamente vendute con proventi superiori ai 2 milioni di dollari. A far riflettere è che tutto ciò è stato fatto nel peggior periodo che si ricordi delle monete digitali. Oggi hanno già un preaccordo con 21 giocatori della primavera di 6 squadre diverse di Seria A.
Continua a spiegare il CEO Daniele Mangano «Il prossimo passo sarà quello di alzare l’asticella a maggio al Mondiale Under 20 in Indonesia, dove puntiamo ad accordarci con altri calciatori a livello globale. Vogliamo andare a braccetto con i procuratori, non sostituirci. Se vince Wcapes, ne beneficiano, investitori, calciatori e procuratori».
Chi meglio di un ex calciatore per certificare il valore che WCAPES può portare ai giovani calciatori? Walter Zenga infatti, già testimonial dal principio del progetto e socio acquisito, ha individuato nel progetto la scintilla della rivoluzione: «Sembrava impossibile proporre una novità in un mondo così inflazionato come quello del calcio, ma una gestione così rivoluzionaria dei diritti d’immagine dei giovani calciatori traccia la nuova strada aperta da Wcapes». Zenga, ha sottolineato come le novità non debbano spaventare ma bisogna saperne cogliere le opportunità. «Mi piace esplorare campi nuovi. L’ho fatto anche da allenatore – continua a spiegare l’ex portiere-, per vivere nuove realtà e ampliare le mie conoscenze. Abbiamo visto il pallone della Supercoppa che dopo il primo gol è finito in una teca ed è il segno che il calcio sta entrando in una nuova dimensione».
In collegamenti durante la presentazione Luca Picasso, Co- founder che gestirà le relazioni internazionali di WCAPES e gli sponsor per valorizzare i giovani calciatori. Picasso ha spiegato, come il settore giovanile rappresenti uno potenziale ancora inesplorato per gli sponsor.
Anche il vice presidente Assoagenti Raffaele Rigitano, è intervenuto all’evento dichiarando: «Siamo al cospetto di una situazione nuova, dobbiamo evidenziare come la Fifa abbia sdoganato questo problema (la gestione commerciale del calciatore). Nel nuovo ordinamento della Fifa si trova, oltre al regolamento relativo a quelli che sono i servizi di agenti, un’altra voce denominata ‘altri sevizi’. In questo altri servizi, sono inseriti sicuramente anche i servizi di gestione commerciale del calciatore, che rappresenta un’opportunità professionale e lavorativa di consulenza che gli agenti avranno in più e che potranno sfruttare in maniera separata rispetto a quello che è il contratto di rappresentanza fra agente e calciatore».