[DOCUMENTI] Da Ndombelè a van de Beek: il mercato nascosto della Juventus

Dalle 73 pagine delle memorie difensive della Juventus in relazione al caso plusvalenze, emergono dettagli curiosi a proposito del mercato più o meno “nascosto” al pubblico del club bianconero. Le…

Juventus mercato intercettazioni
(Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)

Dalle 73 pagine delle memorie difensive della Juventus in relazione al caso plusvalenze, emergono dettagli curiosi a proposito del mercato più o meno “nascosto” al pubblico del club bianconero. Le intercettazioni telefoniche su Cherubini, Agnelli, Paratici e altri interpreti svelano alcuni dei piani mai realizzati dalla società a proposito di potenziali acquisti o di cessioni mai avvenute.

Tra i nomi caldi per il mercato bianconero spunta quello di Tanguy Ndombele – oggi al Napoli –, del quale Cherubini diceva: «Io non l’ho ancora inquadrato, Max l’ha inquadrato nel senso che secondo lui da un lato c’ha delle grandi qualità dall’altro il fatto che fa un po’ casino in campo». Paratici aggiunge: «Si in effetti conoscendolo […] è più un giocatore da confusione in Inghilterra. Qui c’è una confusione…puoi capire che non è un calcio ordinato come quello di Max».

E ancora Paratici: «Ndombele sta benissimo fisicamente, se togli che tocca la palla una/due volte in più…il problema è che poi non la perde neanche mai quando la tocca, quindi bisogna anche già dirgli la verità, cioè giocatore è un grande giocatore…ma grande cioè è da Real Madrid, da queste squadre qua. Poi è uno che non si trova bene qua, non si trova bene…».

Paratici conclude spiegando che oltre alla Juventus, tra le ipotesi per una destinazione ci sono anche Barcellona e Real Madrid: «Si, con questo giocatore può andare solo a queste squadre perché è un giocatore che giustamente va solo a queste squadre. Così lo sai e ci pensi, mi dici “guarda possiamo provare” e vediamo cosa riusciamo a fare», si chiude la conversazione.

Nelle conversazioni di Cherubini emergono ipotesi di operazioni in uscita: due riguardano il terzino Luca Pellegrini e il centrocampista Weston McKennie, nelle mire del Leeds e con il West Ham alla finestra. «Sullivan farebbe due prestiti, lui dice che Pellegrini ce lo compra e l’altro può fa un prestito», dice Giovanni Manna, direttore sportivo della Juventus Next Gen.

Cherubini però spinge solamente per un eventuale acquisto del centrocampista americano e aggiunge: «A parte che magari al Leeds non ci va e neanche al West Ham. Il Leeds oggi io gli ho chiesto 50 milioni e lui mi ha detto: “50 son troppi, però se mettiamo dentro Poveda (attaccante colombiano del Leeds, ndr), adesso do una valutazione”, però lo compra, cioè fa un prestito con obbligo ma lo prende. Però io ho parlato con l’agente di McKennie oggi, l’ho chiamato e gli ho detto “oh, cazzo, ma che sta a succede che leggo di McKennie, ma che lo stai proponendo in giro?” e lui mi dice “no, ma io ti volevo chiamare a te uguale”».

E ancora Manna su McKennie: «Io non gliel’ho proposto, non gliel’ho proposto. Gli ho detto “so anche che vi siete interessati su McKennie”. E lui ha detto “no, è un giocatore che può piacerci, bisogna capire le condizioni”, io non ho fatto numeri, non ho fatto niente, solo su Pellegrini ho chiesto 20 milioni. Gli ho detto 20 milioni, da ragionare, loro sono sparati lì, non riescono a fa un terzino in nessun modo, e dice che il ragazzo gli interessa, e se domani mattina facciamo un altro passaggio vediamo che cazzo succede. Oh male che vada glielo diamo in prestito, Fede, però intanto l’abbiamo dato, si pagano tutto lo stipendio».

Tra i club interessati a McKennie ci sarebbe anche il Manchester United, del quale Cherubini parla così in una conversazione con Andrea Agnelli: «Lo United oggi mi ha detto “io il prossimo anno perdo Pogba, per me McKennie è un giocatore che io il prossimo anno posso venirvelo a chiedere, per me è uno che con un altro anno di Juve”…cioè per me non…non farei le corse cioè le farei se ci danno 50 milioni glielo diamo, ma a 28 secondo me no…mi sembra un po’ sforzata…poi se capita…».

Tra le proposte in direzione contraria, spunta il nome dell’ex Ajax Donny van de Beek: «Ecco lo United mi ha detto “io do van de Beek”… che è un buon giocatore…capire…in questo caso non ci serve come ruolo… se lo facessero sul ruolo che ci serve uno può pensare perché a quel punto puoi darlo a qualsiasi … cioè il valore può essere più alto. Però non lo farei in quel modo per uno che non ci serve …solo sul ruolo che ci serve…cioè che va ad abbattere quella casella degli investimenti dell’anno prossimo».