Allarme Samp, Lanna: «Non riusciamo ad andare avanti»

Un grido di allarme e allo stesso tempo un avviso ai naviganti: così non si va avanti. A lanciare l’SOS è il presidente della Sampdoria, Marco Lanna, che ha parlato…

Sampdoria clausola anti dimissioni
(Foto: Simone Arveda/Getty Images)

Un grido di allarme e allo stesso tempo un avviso ai naviganti: così non si va avanti. A lanciare l’SOS è il presidente della Sampdoria, Marco Lanna, che ha parlato della situazione finanziaria del club blucerchiato, ora che il principale candidato all’acquisizione, Merlyn Partners, si è ritirato dalla corsa.

«Il momento è difficile, se ne esce solo se arriverà qualcuno che ci darà una mano. In questo momento non riusciamo più ad andare avanti con le nostre forze. Gli appoggi finanziari esterni non bastano più. C’è bisogno assolutamente di un cambio di proprietà. Spero che possa arrivare nei prossimi giorni. La situazione non la vedo molto lunga», le parole di Lanna a calciomercato.it, riportate da Tuttosport.

Insomma una situazione più o meno nota, ma che ora sta sfiorando il punto di non ritorno. Infatti il 16 febbraio la Sampdoria, come tutti gli altri club, dovrà versare gli stipendi dei propri calciatori e per il momento quei soldi non sono a disposizione del CdA, vincolato nella gestione del trust per i debiti extracalcio di Massimo Ferrero. Il salvagente è ancora rappresentato da Barnaba, che rimane interessato, ma il muro alzato dall’ex presidente è alto e difficilmente scavalcabile.

Ferrero ha intenzione, come noto, di ottenere una linea di credito da una banca, si parla di Banca Sistema, o di un fondo di investimento, dando in pegno proprio la Sampdoria in una operazione su modello Suning-Oaktree in ottica Inter. Ma il tempo va via veloce e di passi in avanti non si vedono.

«Voglio essere ottimista – ha concluso Lanna – siamo qui perché stiamo lottando per trovare soluzioni. Questo CdA è andato lungo. Avremmo potuto lasciare l’incarico a giugno dopo aver portato la squadra alla salvezza e averla iscritta al campionato. Siamo voluti restare per accompagnare la società alla cessione che non è ancora avvenuta. Spero ora che i tempi si stringano e che tutte le forze in gioco trovino una soluzione».