DAZN bilancio 2021 – Il gruppo DAZN ha chiuso il bilancio 2021 con una perdita record di 2,33 miliardi di dollari (2,17 miliardi di euro circa) che porta le perdite complessive negli ultimi tre anni a 5 miliardi di dollari. Secondo quanto rivelato da SportBusiness, la perdita operativa di DAZN è stata pari invece a 1,36 miliardi di dollari. Il dato è in crescita rispetto agli 1,15 miliardi fatti registrare nel 2020, quando la forbice con il rosso complessivo (pari a 1,3 miliardi di dollari) era inferiore grazie alla presenza di plusvalenze per circa 110 milioni di dollari.
«Chiaramente non è bello perdere 1,3 miliardi di dollari. Ma d’altra parte è un viaggio e questa è una delle pietre miliari», ha dichiarato a SportBusiness l’amministratore delegato del gruppo DAZN Shay Segev. «Sono arrivato a DAZN dopo che diversi miliardi erano già stati investiti e c’è già un’infrastruttura consolidata che consentirà al business di passare alla fase successiva. Questi soldi sono stati spesi per un buono scopo: costruire la piattaforma che abbiamo attualmente», ha aggiunto ancora Segev parlando del business del gruppo.
La differenza tra la perdita totale del gruppo e la perdita operativa dell’azienda è dovuta alla conversione dei prestiti – dalla società madre Access Industries – in azioni alla fine del 2021. Un totale di circa 737,6 milioni di dollari di interessi cumulativi su tali prestiti è stato convertito in azioni per Access Industries, cifra che viene rilevata come perdita nel bilancio della società.
DAZN bilancio 2021 – I ricavi
I ricavi del gruppo DAZN sono aumentati notevolmente nel 2021 fino a toccare quota 1,56 miliardi di dollari, in aumento di circa il 79% rispetto agli 872 milioni di dollari guadagnati nel 2020, un anno che è stato gravemente colpito dagli effetti negativi dell’emergenza Coronavirus.
Di questo importo, 1,46 miliardi sono stati guadagnati dall’attività Consumer Platform di DAZN, che comprende le sue principali attività di trasmissione e streaming, nonché la vecchia attività di portali multimediali di DAZN, l’ultima delle quali è stata venduta nel 2021. Anche i ricavi pubblicitari appartengono a questa categoria, e al dato complessivo si sommano altri 94,6 milioni di dollari legati alla divisione Broadcast Partnerships, dalle joint venture del gruppo con la International Basketball Federation (Fiba), la Women’s Tennis Association (WTA) e la European Handball Federation (EHF).
DAZN bilancio 2021 – Le perdite
Tuttavia, anche i costi sono aumentati in modo significativo poiché DAZN ha visto crescere gli investimenti a cominciare dai diritti tv della Serie A in Italia e passando per la trasmissione della UEFA Champions League in Germania. I costi operativi della società sono stati pari a 2,9 miliardi nel 2021, in aumento di circa il 44% rispetto 2 miliardi di dollari spesi nel 2020.
La spesa dell’azienda per i diritti sportivi durante il 2021 è stata di gran lunga quella maggiore, con oltre 1,92 miliardi di dollari pagati ai titolari dei diritti e alle agenzie nel corso dell’esercizio. Anche i costi di contenuti e marketing sono aumentati a dismisura, con DAZN che ha speso quasi 510 milioni di dollari nel 2021 in contenuti, marketing e miglioramenti delle sue capacità di produzione rispetto ai 118,6 milioni di dollari durante il 2020. Questa crescita è legata anche al passaggio di DAZN al settore dei documentari sportivi.
Secondo quanto emerge dal bilancio del 2021, DAZN ha in programma una spesa per i diritti pari a 3,2 miliardi di dollari fino alla fine del 2028, un importo che potrebbe aumentare se la società riuscisse a rinnovare i suoi diritti nazionali sulla Serie A per il prossimo ciclo.
DAZN bilancio 2021 – Il commento di Segev
Le perdite di DAZN sono state assorbite dalla società madre Access Industries, di proprietà del miliardario Len Blavatnik. Nonostante il rosso pesante, si prevede che Blavatnik continuerà a finanziare l’attività fino a quando non saranno attratti investimenti esterni nel 2024 o 2025, probabilmente attraverso una quotazione in Borsa.
In previsione, i conti 2022 di DAZN saranno ancora impattati da notevoli perdite, ma si dovrebbero comunque registrare dei miglioramenti rispetto al 2021. I conti del 2022 saranno anche i primi a riflettere i forti aumenti dei prezzi degli abbonamenti nei mercati principali di DAZN.
«DAZN è un prodotto premium per chi ama lo sport. La cosa importante è l’ulteriore penetrazione come servizio in abbonamento e l’aumento delle entrate medie per utente. Avrete visto i nostri aumenti di prezzo in Italia, dove il servizio costa 55 al mese per un account che consente due streaming in contemporanea (su reti diverse, ndr) e 45 euro al mese per lo stesso abbonamento con vincolo stagionale. Siamo molto tranquilli che questo da solo colmerà il divario tra costi e ricavi durante il 2023, e faremo lo stesso in Spagna e in Germania per colmare questo divario», ha concluso Segev.