Il Giornale, di proprietà di Paolo Berlusconi, sta per passare di mano. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, nonostante l’inserimento nella trattativa da parte di Gedi, il gruppo editoriale di proprietà di Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elkann guidata da John Elkann), il quotidiano passerà sotto il controllo del gruppo Angelucci, già editore di Libero e Tempo.
Il tutto dovrebbe trovare la sua soluzione positiva il 31 dicembre, se la due diligence, chiesta Giampaolo Angelucci, ed effettuata nelle scorse settimane, desse dei risultati positivi sui conti de Il Giornale, in difficoltà dopo tre anni difficili di cassa integrazione con gli stipendi della redazione ridotti del 20%, con gli ammortizzatori sociali a spese dello Stato non sono più rinnovabili, ecco dunque che la cessione è ora arrivata a maturazione
Una trattativa in cui si è inserito, a un certo punto, anche John Elkann, secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, che ha provato a fare un’offerta a Paolo Berlusconi, che detiene il controllo dell’azienda per il 73,5%, attraverso la Pbf, mentre il 18,5% è in mano a Mondadori.
Dopo un lungo tira e molla, che ha visto i tentennamenti dello stesso Silvio Berlusconi e di alcuni esponenti di primo piano di Forza Italia che si vedono meno l’appoggio di un giornale amico, ecco che la trattativa si avvia alle battute finali, dopo però un tentativo di inserimento di John Elkann.
Il numero uno di Exor, che detiene il controllo del gruppo editoriale GEDI, che ha al suo interno La Repubblica e La Stampa, si è ritrovato con due giornali schierati all’opposizione. Ha così provato ad aggiungere Il Giornale al suo bouquet di quotidiani, per avere voci tanto d’opposizione che di governo.
Secondo fonti vicinissime a Elkann, che ha condotto la trattativa in maniera molto riservata, l’offerta fatta da Elkann a Paolo Berlusconi era però più bassa di quella degli Angelucci, così la partita si è subito chiusa senza neppure troppe discussioni.
La prossima mossa, per Elkann, potrebbe essere quella di tentare l’acquisizione del QN, il Quotidiano Nazionale del gruppo Riffeser, che detiene il controllo de Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino, che però non risulta in vendita.