Corsa contro il tempo per la Sampdoria, che già nella giornata di oggi dovrebbe versare all’Agenzia delle Entrate una buona parte di quei 6,5 milioni dovuti entro il 31 dicembre, tra contributi Inps, prime rate degli arretrati fiscali e sanzioni.
Il CdA del club si riunirà ancora domani per fare il punto della situazione, mentre il futuro del club rimane in continua evoluzione. In mancanza a oggi di una offerta di acquisto per la Sampdoria ritenuta valida, Ferrero attraverso la capogruppo Holding Max sta portando avanti una trattativa di finanza strutturata: ottenere la concessione di una linea di credito in cambio di una percentuale di azioni della Sampdoria in pegno.
Per il ruolo di partner finanziario – scrive Il Secolo XIX – ci sono stati contatti con Oaktree, che un’operazione del genere la sta già facendo con l’Inter di Zhang e che ha tra i suoi veicoli Banca Progetto, guidata da Paolo Fiorentino, ex CdA della Samp. L’obiettivo di Ferrero è quello di arrivare a ricapitalizzare la società blucerchiata nel mese prossimo, per ripatrimonializzarla, salvarla sportivamente e rilanciarla così in ottica cessione, a vantaggio anche dei creditori dei concordati.
Il piano prevede che una parte dei liquidi sarebbero destinati al mercato, consentendo così a Stankovic di ottenere un paio di quei rinforzi chiesti per inseguire la salvezza. E per farlo Ferrero è pronto a sacrificare una percentuale delle azioni della Samp detenute dalla figlia Vanessa e il nipote Giorgio, i soci di maggioranza.
Nel frattempo, il manager Alessandro Barnaba ha inviato, in qualità di piccolo azionista, una lettera al CdA sollevando diverse obiezioni e alza non poco la pressione su Lanna, Romei, Panconi e Bosco. Che sollecita ad abbattere il capitale sociale. Situazione speciale che creerebbe le condizioni per la sua proposta. Una volta, però, ottenuto il “sì” dei Ferrero, la proprietà. Scoglio che a oggi pare insormontabile.