Juve, rischio violazione norme FIFA nell’intreccio Raiola-Ihattaren

Ci sarebbe anche il potenziale rischio di violazione delle norme FIFA sulle TPO (Third Party Ownership) secondo quanto emerge dalle carte esaminate dagli inquirenti nell’inchiesta su “operazioni incrociate” e “manovre…

Juve violazione norme FIFA
(Foto: GERRIT VAN KEULEN/ANP/AFP via Getty Images)

Ci sarebbe anche il potenziale rischio di violazione delle norme FIFA sulle TPO (Third Party Ownership) secondo quanto emerge dalle carte esaminate dagli inquirenti nell’inchiesta su “operazioni incrociate” e “manovre stipendi” della Juventus in relazione ai bilanci dal 2020 al 2022.

Lo riporta il quotidiano Domani, in relazione all’operazione che alla fine del mercato estivo 2021 riportò l’attaccante Moise Kean in bianconero dall’Everton. L’agente di Kean era Mino Raiola, che insieme alla punta italiana piazzò il trequartista olandese di origine marocchina, Mohamed Ihattaren, che finora si è rivelato un flop principalmente per delicate questioni extra-campo.

Il calciatore è stato prestato subito alla Sampdoria, salvo poi essere restituito in breve tempo. Ma quanto è costato Ihattaren ai bianconeri? Il bilancio chiuso al 30 giugno 2021 parla di 1,891 milioni di euro, ma altre carte rinvenute dagli inquirenti indicano 1 milione per Raiola e 1,5 milioni per la società cedente (gli olandesi del PSV Eindhoven) incrementabili fino a 4 milioni di eventuali bonus.

Chi è il proprietario dei diritti economici di Ihattaren, quando passa in bianconero? Qui emerge una telefonata del 3 agosto 2021, quando Raiola insiste con Cherubini affinché la Juventus prenda il calciatore. «L’agente riferisce di avere concordato con l’attuale società il riconoscimento di alcuni bonus nel caso il calciatore venga contrattualizzato con un altro club in quanto, spiega, “i diritti economici sono tutti miei”», ricostruiscono gli inquirenti.

Se così stessero le cose, si tratterebbe di una Third Party Ownership (TPO), meccanismo messo definitivamente al bando dalla FIFA a partire dal 1° maggio 2015. Il ricorso a questo strumento è vietato infatti dall’articolo 18bis del “FIFA regulations on the Status and Transfer of Players”: «Nessun club può stipulare un contratto che consenta […] a qualsiasi terza parte di acquisire la capacità di influenzare negli ingaggi e nei trasferimenti la sua indipendenza, ole sue politiche o le performance della squadra». Se questa notizia – eventualmente accertata – giungesse alla FIFA, la Juventus si potrebbe trovare a fare i conti con l’ennesima ispezione.