Abodi: «Ok a estensione diritti tv a 5 anni ma niente proroghe»

“Cosi come ho più volte confermato al presidente della Lega calcio di A, Lorenzo Casini, e al presidente della federcalcio, Gabriele Gravina, alcune delle proposte fatte al senato facevano parte…

Serie A assemblea

“Cosi come ho più volte confermato al presidente della Lega calcio di A, Lorenzo Casini, e al presidente della federcalcio, Gabriele Gravina, alcune delle proposte fatte al senato facevano parte di un pacchetto di norme del governo dedicato alla competitività del sistema calcistico italiano”. Intervistato dall’ANSA il ministro Andrea Abodi fa il punto sulla sua posizione riguardo gli emendamenti riguardanti le società sportive.

“Sono favorevole – spiega Abodi – alla estensione da tre a cinque anni dei contratti con i licenziatari televisivi per i diritti tv domestici, ho chiesto però una riformulazione del testo proposto che prevedeva, secondo me inopportunamente, una proroga di due anni sui contratti in essere. Sono favorevole anche ad una norma relativa all’inasprimento delle azioni di contrasto alla pirateria con l’obiettivo di fronteggiare in modo più efficace e tempestivo questo fenomeno criminale che, peraltro, sottrae rilevanti risorse finanziarie utili alla serie A e attraverso la mutualità, al resto del sistema calcistico”.

Abodi, che a quanto apprende l’ANSA sta lavorando con il ministro dell’Economia, Giorgetti, e quello della Giustizia, Nordio, a un provvedimento per le imprese nell’ottica di sistema paese, non ha voluto invece esprimersi oggi sulla richiesta di rateizzazione delle società sportive professionistiche. “Mi sembra corretto nei confronti del parlamento – ha concluso – rispondere domani in aula al question time. Tra l’altro vorrei aggiungere che il tema della competitività consentirà di affrontare anche le questioni da anni rimaste irrisolte relative al diritto alla scommessa a favore degli organizzatori degli eventi sportivi, alla pubblicità e alle sponsorizzazioni legate alle scommesse sportive, alla tutela dei marchi e alla legge 91 del 1981”.