Dopo un inizio in forte perdita, il titolo della Juventus risale in Borsa e chiude la giornata dopo le dimissioni dell’intero CdA con una perdita contenuta pari a -0,93% a 0,2770 euro per azione. In apertura, le azioni della società bianconera erano arrivate a perdere anche il 10%, risalendo nel corso poi della giornata fino a sfiorare l’equilibrio con forti acquisti nel corso del pomeriggio, con fiducia dai mercati nella direzione “tecnica” intrapresa dalla proprietà di Exor, che ha scelto Giovanni Ferrero come nuovo presidente e Maurizio Scanavino come nuovo direttore generale. Va comunque segnalato che le azioni restano ai minimi dal 2017.
Alti anche i volumi, con 39 milioni di pezzi scambiati su una media quotidiana degli ultimi tre mesi pari a 5,3 milioni: era dal gennaio 2022 che in una singola giornata il titolo della Juventus non raggiungeva volumi così alti. La capitalizzazione di mercato è scesa così a 700 milioni di euro. Ad Amsterdam la controllante Exor, holding della famiglia Agnelli, ha concluso la seduta debole, con un calo dello 0,3% a 74,28 euro.
In generale nella giornata di Borsa, chiusura positiva per le Borse europee, ad eccezione di Francoforte che termina con il segno meno. A Milano, l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni a 24.465 punti (+0,10%), seguita da Parigi (+0,06%). Più tonica la performance di Londra, che chiude con un progresso dello 0,53%, mentre termina la giornata in rosso Francoforte, lasciando sul terreno lo 0,21%.