Il piano di Musk per Twitter: account verificati a 20 euro al mese

Elon Musk non ha perso tempo. Nel suo primo giorno da nuovo padrone di Twitter, il nuovo “Chief Twit” della società che ha comprato per 44 miliardi di dollari, ha…

Twitter costo account verificati

Elon Musk non ha perso tempo. Nel suo primo giorno da nuovo padrone di Twitter, il nuovo “Chief Twit” della società che ha comprato per 44 miliardi di dollari, ha già cambiato la home page della piattaforma e studia la possibilità di far pagare di più i profili verificati di Twitter Blue (la versione premium della piattaforma) passando – secondo la testata online The Verge – da 4,99 dollari al mese, a 19,99 dollari al mese (19,99 euro al cambio attuale).

Già da qualche giorno infatti agli utenti non connessi viene mostrata una pagina che rimanda ai contenuti della piattaforma. Prima di venerdì era disponibile il form per accedere o nel caso iscriversi. Il messaggio è chiaro e non ha molti doppi sensi: una scelta simile avrebbe richiesto mesi di discussioni, ora decide il miliardario di Pretoria.

Testimoni hanno riferito che per tutto il fine settimana Musk si sarebbe barricato nel quartier generale di Twitter a San Francisco, circondato dai fedelissimi, con una flotta di Tesla parcheggiata all’esterno, protetto da uno stuolo di guardie di sicurezza. Se da una parte il tycoon cerca di dare un segnale di cambiamento dell’azienda dall’interno verso l’esterno, dall’altra voci ben informate fanno sapere che ci sarebbero già gruppi di fedelissimi al lavoro sui licenziamenti.

Non del board, quello Musk lo ha già fatto, ma dei 7.500 lavoratori dell’azienda. Il numero è ancora da valutare. A proposito del cambio di policy per ottenere la spunta blu di profilo verificato, The Verge ha riferito che il nuovo management pensa ad una tariffa di poco meno di 20 dollari.

Con il piano attuale, gli utenti verificati avrebbero 90 giorni per iscriversi o perderebbero la cosiddetta “spunta blu”. Domenica, ai dipendenti che lavorano al progetto, è stato detto che devono rispettare la scadenza del 7 novembre per lanciare la funzione o verranno licenziati.