Juve, spogliatoio diviso: chi sta ancora con Allegri e chi no

I calciatori della Juventus seguono ancora Allegri? Una domanda che in tanti oggi si pongono, dopo la sconfitta dei bianconeri nella gara contro il Maccabi Haifa, che ha decisamente complicato…

Juve in Europa League se
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

I calciatori della Juventus seguono ancora Allegri? Una domanda che in tanti oggi si pongono, dopo la sconfitta dei bianconeri nella gara contro il Maccabi Haifa, che ha decisamente complicato la corsa agli ottavi di Champions League. Repubblica.it, in un articolo a firma di Emanuele Gamba, ha provato così ad analizzare la situazione nello spogliatoio, tra chi è ancora con Allegri e chi invece è scontento della situazione attuale.

Vicino al tecnico sono ancora diversi suoi fedelissimi, da Perin a De Sciglio passando per DaniloSzczesny e Cuadrado. Poi c’è la situazione Bonucci, con cui il rapporto viene definito istituzionale, ripristinato dopo la rottura del 2019 per senso di dovere e responsabilità. Altalenante invece quello con Kean, che viaggia a fasi alterne.

Gli scontenti della gestione Allegri

Molti di più invece sono i giocatori che sono scontenti della gestione di Allegri. A partire da Locatelli e McKennie, passando anche per Rabiot e pure due ultimi arrivati come Kostic e Bremer, perplessi in quanto solitamente abituati a lavorare con tecnici molto schematici. Scontenti anche i giovani, da Miretti che è il più utilizzato ma anche Chiesa, che già prima dellinfortunio non aveva grande rapporto col tecnico. Una schiera di scontenti comunque diminuita dal recente passato: non solo laddio di Dybala, ma anche le cessioni di De Ligt, Zakaria e Arthur sono arrivate anche per alleggerire lopposizione interna verso il tecnico.

Cè anche la situazione di chi pensa già al Mondiale, dando priorità alla Coppa del Mondo in Qatar rispetto a quanto avviene alla Juventus. Non solo Paul Pogba, ma anche Di Maria e Paredes, rispettati da Allegri ma con cui il feeling fatica a scattare. E tra i nuovi fatica anche Milik, arrivato a Torino con entusiasmo ma risucchiato dalla negatività dellambiente nelle ultime settimane. Particolare anche la situazione Vlahovic: il serbo ex Fiorentina voluto proprio da Allegri si impegna, ma pare essere troppo nervoso in campo per una squadra e scelte di gioco che non lo aiutano in fase realizzativa.