Barça, niente esposto all’UEFA sul VAR: pesa la Superlega

Il Barcellona ha deciso di non proseguire con la presentazione di un esposto formale alla UEFA per l’arbitraggio nella sfida con l’Inter. La squadra guidata da Xavi si è sentita…

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(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il Barcellona ha deciso di non proseguire con la presentazione di un esposto formale alla UEFA per l’arbitraggio nella sfida con l’Inter. La squadra guidata da Xavi si è sentita particolarmente danneggiata dalle decisioni dell’arbitro Slavko Vincic e del VAR e aveva valutato di procedere con una protesta formale nei confronti della Federcalcio europea, seppur mai rendendo pubblica questa intenzione.

Gli episodi che hanno fatto scattare la rabbia dei blaugrana sono noti, con particolare riferimento al tocco di mano di Dumfries, per il quale l’arbitro non è stato richiamato al VAR. A questo si aggiunge la rete annullata a Pedri dopo un tocco di mano di Ansu Fati, non tanto per l’episodio in sè ma per la diversa interpretazione dei due casi.

Xavi in conferenza stampa è stato particolarmente duro e ha mandato un messaggio forte chiedendo anche che la terna arbitrale fornisse spiegazioni per le decisioni. «Sono indignato. Ci dicono che se c’è una mano ma un altro compagno di squadra segna, è un gol regolare, non capiamo niente» ed «è un’ingiustizia», ​​ha detto tra l’allenatore.

Ma come mai il club ha deciso di fermarsi sull’esposto? Secondo quanto riportato da El Mundo Deportivo, sulla strategia pesano anche i rapporti con la UEFA, che sono tutt’altro che idilliaci al momento. In particolare, l’impatto del ruolo del Barça nel progetto per il lancio di una Superlega non agevola sicuramente il club catalano, da qui – considerando anche la difficoltà che un esposto di questo tipo potesse avere buon esito – la scelta di fermarsi e di non procedere.