Almeno 182 persone sono morte dopo che la polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i tifosi in rivolta al termine di una partita di calcio nella provincia indonesiana di East Java. Tra le persone che sono decedute ci sarebbero anche dei poliziotti. La maggior parte delle vittime è legata alla mancanza di ossigeno durante la calca dopo che i tifosi hanno invaso il campo dello stadio Kanjuruhan mentre i padroni di casa dell’Arema Malang perdevano 3-2 contro il Persebaya Surabaya, nella serata di ieri.
«Ci rammarichiamo e deploriamo la tragedia», ha commentato il capo della polizia provinciale Nico Afinta in una conferenza stampa. Per la partita c’erano pochi tifosi del Persebaya perché era stato vietato loro di assistere, data la feroce rivalità tra i due club nel massimo campionato del Paese. «Avevamo suggerito che alla partita potessero assistere solo i tifosi dell’Arema», ha spiegato Afinta.
La stima del numero di decessi è arrivata direttamente dal profilo Twitter dell’Arema Fc, la squadra i cui tifosi hanno invaso il campo, prima che gli agenti sparassero i gas lacrimogeni e si scatenasse la calca. A seguito di quanto accaduto, tutte le gare rimanenti sono state sospese per una settimana, mentre l’Associazione calcistica indonesiana (Pssi) ha dichiarato che Arema non ospiterà altre partite per il resto della stagione e che una commissione indagherà sull’incidente.
«Ci rammarichiamo per l’azione dei tifosi dell’Arema allo stadio Kanjuruhan. Offriamo le nostre condoglianze e le nostre scuse alle famiglie delle vittime e a tutte le parti in causa per l’incidente», ha detto il capo della Pssi Mochamad Iriawan. Afianto, il capo della polizia, ha detto che il personale di sicurezza ha seguito le procedure quando ha sparato i gas lacrimogeni dopo che circa 3.000 tifosi avevano invaso il campo. «Se i tifosi avessero seguito le regole questo incidente non sarebbe accaduto».