Lo Sport potrebbe tornare ad avere un suo ministero. Non è chiaro se con o senza portafoglio e se sarà unicamente dedicato allo sport o allargato (per esempio nel ministero della Gioventù), ma la strada da perseguire dovrebbe essere diversa rispetto a quella che ha caratterizzato l’ultima legislatura.
Il ritorno di un ministero vero e proprio – scrive La Gazzetta dello Sport –, dopo l’esperienza della Vezzali come sottosegretariato, sarebbe molto gradito a tutte le componenti del mondo sportivo. «È fondamentale che chi rappresenta lo sport possa partecipare al Consiglio dei ministri. Con portafoglio? Significherebbe avere delle risorse e, in quel caso, bisognerebbe capire bene quali. È un ragionamento che poi va incluso nel discorso dell’autonomia del Coni», il commento del presidente delle Lega Serie A Lorenzo Casini.
Giorgia Meloni vorrebbe puntare su un profilo importante, con grande esperienza nel settore ma anche una matrice politica. Le componenti dello sport non sembrano avere preferenze tra un tecnico o politico, quello che conta è che sia una persona capace, che possa ascoltare e comprendere le istanze di un settore fondamentale, sia sotto il profilo economico che sociale.
Tra le ipotesi sarebbe spuntato il nome di Andrea Abodi, vicino a Meloni, che gode di un buon consenso trasversale, ma sembra a un passo dal diventare AD della Fondazione Milano-Cortina. Si sta pensando pure di non inserire un parlamentare eletto. Per questo, se il ministero andasse a Forza Italia (che reclama il suo spazio nell’esecutivo), Vezzali potrebbe ancora sperare. Se invece lo tenesse FdI, Claudio Barbaro, responsabile sport del partito e rimasto fuori dopo tanti anni, potrebbe essere preso in considerazione.