Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso è intervenuto nella serata di ieri ai microfoni di Sportitalia, dove ha toccato diversi argomenti. Il patron del club toscano ha parlato di bilanci dei club, passando per il centro sportivo in costruzione e l’addio di Dusan Vlahovic, trasferitosi a gennaio per vestire la maglia della Juventus.
«La Juve negli ultimi anni ha perso 550 milioni, il Milan 500 e l’Inter 445. Noi no, la Fiorentina negli ultimi tre anni ha fatto 16 milioni di utile. La Juventus dopo aver acquistato Ronaldo il valore del club era di 2 miliardi, poi hanno fatto due aumenti di capitale e oggi vale 800: hanno perso oltre 1 miliardo», ha detto Commisso in un confronto con le avversarie. Conti, quelli della Fiorentina, agevolati chiaramente dalla sponsorizzazione da parte di Mediacom, società di Commisso che versa 25 milioni a stagione nelle casse del club toscano.
Poi, tornando sulla cessione di Vlahovic: «I complimenti sono stati forzati. Io stavo trattando con lui e l’agente, sono venuto a Firenze malato e ci siamo incontrati. Ma volevano da 5 a 8 milioni netti, quindi 16 lordi. I gol non ci sono stati come nella prima parte con lui in campo, però siamo arrivati con due punti in meno della prima parte della stagione. Non siamo stati rovinati».
Sugli investimenti fatti nel club: «Nessuno ha messo i soldi che ho messo io. Tra Pontello, Cecchi Gori e Della Valle hanno speso 100 milioni in 40 anni. C’è qualcuno a cui non piace come lavoro. Sin dal primo giorno che sono arrivato, qualcuno della politica voleva mettere persone nella Fiorentina, poi i giornalisti mi hanno definito Mussolini, terrone, Rocco Benito e hanno offeso mio padre».
Ancora su Vlahovic: «Sia io che Joe credevamo che fosse onesto e che avrebbe rinnovato. È finito il mercato ed è diventato il King, il re. I negoziati per il rinnovo duravano da 8 mesi e ci avevano detto i suoi agenti che il rinnovo si sarebbe fatto a 4 milioni».
Poi, sul Viola Park, il nuovo centro sportivo: «Sia io che mi moglie vogliamo lasciare qualcosa a Firenze. Negli ultimi mesi i costi sono aumentati in maniera incredibile. Quando sono tornato un mese fa ho visto che le cose non andavano bene: erano in ritardo. Qui in Italia non si può fare il doppio turno…Questi sono i problemi dell’Italia. Completato il Viola Park venderò la Fiorentina? Sì, a PIF (ride, ndr). Non la vendo, l’intenzione è tenerla e aiutare a fare meglio. Il Viola Park finiamolo e iniziamo a lavorare. I costi sono incredibili».
Infine, una battuta sul nuovo Franchi e nuovo stadio in generale: «Devo capire dove gioca la Fiorentina, quanto vorranno per l’affitto e infine quando si inizia e si finisce. In più, senza controllo Rocco non mette un centesimo. Penso che abbiano fatto un buon lavoro ma ci sono molti dettagli che si devono migliorare. Il progetto Arup non è simile al primo nostro. Nuovo stadio? Nessuna area sarebbe pronta subito. Non posso fare un altro investimento da 400 milioni, lo stadio se lo fanno loro».