«Visto anche il tempo del raduno di quest’anno, in una fase prossima all’inizio dei campionati, gli arbitri sono arrivati già ben preparati, come abbiamo verificato dai primi test. Quindi siamo soddisfatti». Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, in ritiro a Sportilia con la sua squadra, guarda al via del campionato con serenità e in merito alla scorsa stagione dice: «Una delle migliori pagine arbitrali degli ultimi anni».
«Un arbitro si prepara a casa a luglio – dice ancora Rocchi in una videointervista diffusa dai canali social dell’Aia – con i programmi che gli dà il nostro preparatore, per poi arrivare qui ad affinarsi in questa settimana che per noi è decisiva, con due allenamenti al giorno e dedicando una grossa parte ai test fisici, sia Fifa che italiani, e una parte alla tecnica pura».
«I ragazzi in questi giorni hanno dimostrato di essere atleti al 100% e siamo veramente contenti della loro qualità fisica:, si sono fatti trovare belli pronti, e asciutti, insomma nel peso forma. Dico la verità, quando li guardo capisco di avere veramente grandi atleti fra le mani».
Sulle simulazioni al Var. «Si allena il fatto di poter decidere con l’aiuto del monitor ma sotto stress, quindi sotto fatica – spiega Rocchi -. E’ chiaro che qui manca la tensione, la fatica che può avere un arbitro durante la partita, e il pubblico. Ma i ragazzi apprezzano perché fanno quello che poi, da domenica, faranno sul campo».
«Come si svolge il lavoro? Cerchiamo di dividerlo per aree, con temi come l’off side che quest’anno subirà un cambiamento direi molto importante, o il fallo di mano, il calcio di rigore e tutto ciò che riguarda i falli di gioco. E c’è una sott’area che riguarda i falli di mano in occasione dei calci di rigore».
Una considerazione anche per gli assistenti, in arrivo a Sportilia. «Ormai sono quasi dei secondi arbitri – spiega Rocchi -, diciamo due arbitri sulla fasce laterali. Anche perché, volenti o nolenti, il fuorigioco ha avuto un’evoluzione, per cui l’assistente è sempre fondamentale per la rilevazione del fuorigioco ma diventa fondamentale anche per il supporto all’arbitro».
Chiosa finale sull’Open Day di giovedì con la stampa: «Mi piace molto questa idea – sottolinea Rocchi -, ringrazio il presidente (dell’Aia, Alfredo Trentalange, ndr) che ci ha dato questa possibilità di aprire ai giornalisti le nostre porte, per far capire quello che facciamo. Serve anche come viatico per il pubblico che da casa non conosce ciò che questi ragazzi fanno abitualmente. Per cui faremo assistere all’allenamento, misto atletico e tecnico-tattico, e credo che sarà molto interessante. Poi faremo un’oretta di riunione tecnica in aula, e io chiederò (ai giornalisti, ndr) se vogliono partecipare: daremo le linee guida della stagione, quindi credo che anche per loro sarà una gran bella esperienza».