L’ex direttore di gara della Formula 1, Michael Masi, è stato minacciato di morte dopo il controverso finale del Mondiale 2021 ad Abu Dhabi. Lo ha raccontato lo stesso dirigente durante un’intervista rilasciata al Sydney Telegraph. «Erano giorni bui, mi sentivo l’uomo più odiato del pianeta. Ho ricevuto minacce di morte rivolte a me e alla mia famiglia. Ricordo ancora, che un paio di giorni dopo l’ultima corsa, camminavo per le strade di Londra, guardandomi alle spalle e chiedendomi se le persone che mi ritrovavo alle spalle mi avrebbero attaccato», ha raccontato Masi.
Masi, che si è dimesso dalla FIA a metà del mese di luglio, ha anche aggiunto che in quelle settimane da incubo ha ricevuto messaggi «scioccanti, razzisti, offensivi, meschini. Le gente mi chiamava per nome. Ho ricevuto minacce di morte da persone che minacciavano di prendersi cura di me e della mia famiglia. Anche sul mio account Facebook e soprattutto su LinkedIn, che dovrebbe essere una piattaforma professionale».
All’ultimo giro dell’ultimo GP del Mondiale 2021, Masi aveva richiamato la Safety Car, scesa in pista dopo lo schianto di Nicholas Latifi ai box, senza consentire a tutte le monoposto di sdoppiarsi dai primi. Un errore di interpretazione del regolamento che aveva consentito a Max Verstappen, fermatosi nel frattempo ai box per montare un treno di pneumatici nuovi, di attaccare Lewis Hamilton vincendo la gara e il suo primo titolo iridato.