Il Newcastle ricorre a un prestito per rafforzarsi dentro e fuori dal campo. Il club della Premier League – da ottobre 2021 controllato da un consorzio guidato dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita – ha siglato un’intesa con HSBC (uno dei maggiori gruppi bancari al mondo) per un prestito che il tabloid The Sun stima in 140 milioni di sterline (circa 170 milioni di euro).
L’accordo è stato ratificato lo scorso 25 luglio, come si evince da documenti depositati su Companies House, il registro delle imprese britannico. L’operazione è stata conclusa dal club impegnando i futuri ricavi da ticketing e da diritti televisivi, una mossa già sperimentata da club quali Everton, West Ham, Fulham e Southampton.
Questa operazione facilita il flusso di cassa a breve termine poiché la società sta cercando di rafforzarsi dentro e fuori dal campo. Le regole del Fair Play Finanziario della Premier League hanno limitato l’importo che la proprietà può versare direttamente per i trasferimenti e per quanto riguarda eventuali accordi di sponsorizzazione con attività legate all’Arabia Saudita, il Newcastle dovrà attendere il prossimo anno.
Qui sarebbe nata dunque l’idea di ricorrere al prestito. I sauditi, che possiedono l’80% del club, hanno speso quasi 150 milioni di sterline in giocatori da quando hanno rilevato il club dall’ex proprietario Mike Ashley lo scorso ottobre e hanno anche riqualificato il centro di allenamento e migliorato alcuni settori del St James’ Park, lo stadio di casa.
Il Newcastle ha ricevuto 119 milioni di sterline per quanto riguarda i diritti tv nella stagione 2020/21, mentre il St James’ Park ha portato incassi per 25 milioni di sterline per le partite della stagione 2018/19, l’ultima che non è stata influenzata dall’emergenza Coronavirus. Da qui il prestito di HSB che dovrebbe aggirarsi intorno ai 140 milioni di sterline.