Motivi fiscali e non solo: perché le grandi famiglie si spostano all'estero

Da tempo molti miliardari hanno preferito trasferire la residenza dall’Italia all’estero. La ragione? Motivi fiscali. Ma non solo. Come spiega L’Economia de Il Corriere della Sera ci sono anche necessità…

Ferrero headquarters in Alba in black and white
(Image credit: Depositphotos)

Da tempo molti miliardari hanno preferito trasferire la residenza dall’Italia all’estero. La ragione? Motivi fiscali. Ma non solo. Come spiega L’Economia de Il Corriere della Sera ci sono anche necessità organizzative, privacy o addirittura in passato il timore di rapimenti tra le motivazioni che spingono le grandi famiglie a trasferire la loro residenza in un altro Paese.

Ma quali sono questi miliardari? Il più ricco italiano residente all’estero è Giovanni Ferrero. La maggior parte delle sue entrate sono legate all’azienda di famiglia, la Ferrero, di cui è l’unico amministratore delegato dal 2011, dopo la scomparsa del fratello Pietro, e presidente dal 2015 in seguito alla morte del padre Michele, il quale nel 1975 si trasferì con la famiglia a Bruxelles. Il gruppo Ferrero ha sede legale a Cuneo mentre la produzione è dislocata in vari stabilimenti italiani. Dal 1973, la sede della holding Ferrero International è a Findel di Sandweiler, in Lussemburgo.

Stando Forbes, Giovanni Ferrero è l’uomo più ricco del Belgio, il trentasettesimo al mondo grazie a un patrimonio di oltre 35 miliardi. Un altro personaggio di primo livello è Stefano Pessina. Nato a Pescara nel 1941, ingegnere, residente a Monte Carlo, il suo patrimonio è di circa 11 miliardi.

La svolta per Pessina avvenne negli anni Ottanta, quando conobbe la moglie Ornella Barra, attuale chief operating officer di Walgreens Boots Alliance e all’epoca una giovane laureata in Farmacia che aveva appena avviato l’azienda Di Pharma. Nel 1986, Alleanza Farmaceutica e Di Pharma si unirono e diedero vita ad Alleanza Salute Italia. L’espansione verso l’estero iniziò dalla Francia, dove nel 1988 nacque Alliance Santé in fusione con le catene Erpi e Ipf, che si unirono al gruppo britannico UniChem per creare Alliance UniChem. Nel frattempo, Alleanza Salute Italia diventò il maggiore azionista di Unifarma, la più grande cooperativa di farmacisti del nord Italia. Il 2005 è l’anno che vide il gruppo sbarcare in Russia e Cina mentre nel 2006 fu fondata Alliance Boots GmbH, frutto della fusione con l’inglese Boots Group.

Dal 2007 in poi, con l’acquisizione di Alliance Boots, l’ascesa di Pessina è un continuo crescendo, specialmente dopo la partnership con Nanjing Pharmaceutical, il quinto grossista farmaceutico della Cina. L’imprenditore fu nominato presidente esecutivo ed entrò nel consiglio della società Walgreens. Quest’ultima, nel 2014, acquisì Alliance Boots diventando Walgreens Boots Alliance, la più grande azienda mondiale di prodotti per la salute. La società di cui Pessina è executive chairman vanta 21 mila punti vendita e 450 mila dipendenti.

C’è poi Gianluigi Aponte, originario della costiera sorrentina ed oggi il secondo uomo più ricco della Svizzera, con un patrimonio di 11 miliardi. Aponte è presidente di MSC con cui sta per acquisire la quota di maggioranza di Ita Airways (ex Alitalia). Nei mesi scorsi Msc ha acquistato Africa Logistica da Vincent Bolloré ed è entrata in Moby di Vincenzo Onorato.

Ha un patrimonio di 1,3 miliardi Manfredi Lefebvre d’Ovidio, nato a Roma nel 1953 e residente a Monte Carlo dove ha sede Solversela Cruises, compagnia di crociere di lusso di cui è presidente.

Chi è invece l’italiano più ricco, residente in Italia? Giorgio Armani, con un patrimonio di 7,8 miliardi e precede Silvio Berlusconi (7,1 miliardi), proprietario del Monza. Al terzo posto c’è Massimiliana Landini Aleotti, la proprietaria dell’azienda farmaceutica Menarini (5,4). La scomparsa di Leonardo Del Vecchio ha rivoluzionato questa particolare graduatoria.

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