L’ex capo della Formula 1, Bernie Ecclestone è stato accusato di frode per la mancata dichiarazione all’autorità fiscale britannica di oltre 400 milioni di sterline (oltre 470 milioni di euro) di beni all’estero. Lo riporta Reuters.
Il Crown Prosecution Service ha affermato che Ecclestone, 91 anni, dovrà rispondere del reato di false attestazioni. “Quest’accusa rientra in un’indagine penale complessa e mondiale da parte del Fraud Investigation Service di HMRC” ha affermato Simon York, Direttore del Fraud Investigation Service di Her Majesty’s Revenue and Customs (HMRC).
La prima udienza si terrà il 22 agosto presso la Westminster Magistrates Court di Londra.
Il britannico è stato estromesso dalla Formula 1 nel 2017 quando Liberty Media ne ha rilevato i diritti commerciali. Ecclestone Ha un ufficio a Londra ma ora trascorre la maggior parte del suo tempo all’estero, con residenze in Svizzera e Ibiza e una fattoria in Brasile.
Dopo essere uscito di scena Ecclestone ha continuato a fare notizia. A maggio la polizia brasiliana ha dichiarato di averlo arrestato dopo aver trovato una pistola nel suo bagaglio mentre cercava di lasciare il Paese. Ecclestone ha ammesso che fosse sua ma ha detto che non sapeva che fosse nel suo bagaglio. È stato liberato dopo aver pagato la cauzione.
Hanno fatto molto discutere le parole dell’ex numero uno del principale campionato automobilistico al mondo in merito a Vladimir Putin. Ecclestone aveva dichiarato che “si prenderebbe una pallottola al suo posto (di Putin)” ed in merito all’aggressione della Russia all’Ucraina: “Putin sta facendo ciò che ritiene giusto per la Russia”. Nella giornata di sabato il britannico si è scusato in un video, dicendo che non stava difendendo l’invasione russa.