Bosco Aranguren, l’uomo che da tre mesi guida il progetto DAZN in Spagna, ha rilasciato un’intervista al portale 2Playbook per parlare del nuovo ambizioso piano della piattaforma di sport in streaming nel Paese. In Spagna DAZN ha acquisito una parte dei diritti della Liga spagnola, proponendo una sottoscrizione per vedere solo le partite del campionato spagnolo a un prezzo mensile di 18,99 euro (24,99 euro per tutto lo sport, Liga compresa).
«Il bilancio non può che essere positivo, perché stiamo realizzando il piano e gli obiettivi molto ambiziosi che DAZ si è prefissata. In Spagna, ma anche a livello globale, ho trovato un importante impegno a lungo termine da parte dell’azienda, con grandi investimenti in cinque anni», ha esordito Aranguren durante l’intervista.
Tra gli scogli più complicati, c’è il tasso di “abbandono” da parte dei clienti nei mesi in cui le competizioni sportive si fermano: «Abbiamo piani per mitigarlo e uno di questi passa attraverso la diversificazione dei contenuti. Ora il calcio è finito, ma in estate abbiamo competizioni che continuano a essere giocate, come MotoGP e Formula 1, che ci aiutano a evitare cali di abbonati. L’altro modo per raggiungere questo obiettivo è la produzione di contenuti che non dipendono dal live e che sono preziosi per i nostri clienti».
Ora l’obiettivo è espandere la base di abbonati, anche grazie ad accordi di distribuzione come quello con Telefonica: «Ciò che cerchiamo sono altri accordi di distribuzione che aumentino la base di abbonati de LaLiga. Qui sta la grande opportunità. Se si fanno i numeri, il calcio ha effettivamente un’interessante barriera di prezzo mensile, e ci sono famiglie e alcuni tifosi che nel contesto attuale non possono o non vogliono accedere a quei piani. Andare a questo pubblico in aumento con una proposta diversa è la nostra missione».
In questo senso, Aranguren parla dell’importanza dei prezzi: «Il prezzo è un driver molto importante e non possiamo negarlo. A livello di telecomunicazioni, ci sono soluzioni di connettività molto potenti a prezzi più convenienti. Aggiungendo DAZN o altro, il divario è ancora ampio rispetto a tariffe da 120 euro al mese. Pesa anche il fatto di poter seguire gli eventi come si vuole e sul dispositivo che si desidera. Con gli operatori lavoreremo affinché i loro clienti accedano alla nostra piattaforma».
In chiusura, una battuta sui contenuti che potrebbero approdare sulla piattaforma in Spagna: «Siamo interessati a tutto ciò che è rilevante e ha senso per noi. Vorremmo continuare a puntare su quello che abbiamo, nel motorsport abbiamo un’ottima posizione e per noi è molto importante».