Il sito di approfondimento Off The Pitch torna ad occuparsi di Wega, sponsor “fantasma” del Manchester City dal 2015. Il portale ha avuto modo di parlare con Mokhliss Barriol, che ha lavorato per conto di Truxtun Capital, la società svizzera fintech proprietaria del brand che appare sulle carte prepagate che – sulla base dell’accordo – vengono vendute a marchio City: Wega.
Durante l’intervista Barriol ha ripercorso anni della sua vita che lo hanno visto incaricato dello sviluppo del business di un accordo multimilionario con uno dei club calcistici più ricchi al mondo, nonostante lo sponsor in questione non abbia personale che lavori a tempo pieno e possa vantare solamente una manciata di clienti e nessun apparente vantaggio economico da questa operazione.
Barriol sostiene anche che gli investitori hanno perso denaro dopo aver investito nella società madre dello sponsor – Truxtun Capital appunto – a causa dei suoi legami con il City. L’uomo è arrivato a mettere in dubbio la due diligence (l’analisi dei conti) che il Manchester City svolge prima di prendere accordi con dei partner.
Le nuove rivelazioni – spiega Off The Pitch – potrebbero sollevare ulteriori domande sulle finanze del City e arrivano settimane dopo che il presidente della Liga, Javier Tebas, ha pubblicamente accusato il club e il PSG di aver «gonfiato i contratti di sponsorizzazione» per alcuni dei suoi accordi e ha rivelato di aver presentato una denuncia alla UEFA proprio contro il club della Premier League in aprile.
A gennaio Off The Pitch aveva riferito di come Wega operasse da una casella postale londinese e non avesse personale o prodotti attivi, nonostante fosse un partner a lungo termine di uno dei top club europei. Wega ha firmato per la prima volta come sponsor del City nel 2015 e successivamente ha esteso l’accordo. Il suo unico prodotto era una carta prepagata a marchio City, disponibile solo per un breve periodo, prima di essere ritirata. Il sito web di Wega e la pagina dell’intesa aziendale del Manchester City mostrano ancora che la partnership è attiva.
Alcuni documenti mostrano che Truxtun – la società madre – ha accettato di pagare quasi 700mila sterline all’anno (oltre 800mila euro) al City dal 2018. La partnership risale al 2015 e Barriol afferma che la società ha versato al club di Manchester fino a 4 milioni di sterline in totale (oltre 4,6 milioni di euro). Secondo Barriol, Truxtun Capital, il proprietario di Wega, potrebbe aver sfruttato la partnership con uno dei più grandi club europei per ottenere nuovi investitori per ulteriori progetti fallimentari. Off The Pitch ha incontrato due investitori che hanno perso somme a sei zeri a favore di Truxtun, mentre un terzo investitore avrebbe perso 2 milioni di euro.
Tornando al prodotto pubblicizzato, la carta Wega, Barriol ha spiegato che «c’erano solo 300 carte in totale. Ma 50 di queste erano omaggi e delle restanti 250 carte, solo 145 sono state attivate. C’erano tutti i tipi di problemi. Truxtun non capiva né il calcio né si occupava di fintech. Avevano l’idea che mettendo il logo del club sul loro prodotto, le persone si sarebbero messe in fila per acquistarlo».
Secondo Barriol, lo stesso prodotto era pieno di bug e crede che il basso tasso di attivazione fosse dovuto all’impossibilità dei fan di utilizzare le carte in questione. Off The Pitch ha cercato di ottenere una serie di risposte dal City, da quelle sull’accordo con Truxtun ad altre sull’utilizzo del prodotto Wega, ma il club non ha mai voluto rispondere.
Barriol nel frattempo ha lasciato il suo ruolo di consulente in Truxtun Capital nel dicembre 2020 dopo essere venuto a conoscenza di quelli che descrive come “affari loschi”. Ha espresso le sue preoccupazioni su Truxtun con il City fino a gennaio di quest’anno, parlando con i senior manager, ma quando la prima parte dell’inchiesta è stata pubblicata il club – appartenente al City Football Group – ha interrotto tutti i contatti con lui.