Fininvest bilancio 2021 – L’assemblea degli azionisti di Fininvest – la holding della famiglia Berlusconi – ha approvato il bilancio 2021 della capogruppo ed esaminato quello consolidato chiuso con ricavi per 3,817 miliardi di euro e un risultato netto positivo pari a 360,2 milioni. «Le pesanti incertezze che a livello planetario gravano su questo primo scorcio del 2022», si legge in una nota, «non possono minimamente inficiare gli eccellenti risultati conseguiti dal Gruppo Fininvest nel corso del 2021».
Alla base di tali risultati della società fondata da Silvio Berlusconi (che controlla anche il Monza in Serie A) ci sono due principali fattori: la svolta positiva fatta registrare dal quadro economico e finanziario in tutto il mondo dopo la drammatica crisi portata dall’emergenza Coronavirus, e la capacità che il gruppo ha avuto di reagire alla crisi in modo deciso e tempestivo sul fronte dell’efficienza e del miglioramento dei processi, così da farsi trovare pronto a cogliere le nuove opportunità che la ripartenza complessiva ha generato.
Questo contesto favorevole si riflette in modo significativo sul conto economico di Fininvest, che evidenzia una crescita dei ricavi di oltre il 10%, un ebit positivo pari a 374 milioni di euro (con una redditività salita dal 6 a quasi il 10%) e un utile di circa 360 milioni di euro, più che raddoppiato (+155%) rispetto ai 141,2 milioni di euro fatti registrare nell’esercizio 2020.
«Inoltre, pur a fronte di importanti investimenti in acquisizioni strategiche effettuati da parte sia di Mfe sia di Mondadori, il Gruppo ha registrato nello scorso esercizio un netto miglioramento della posizione debitoria, con un avanzo di oltre 250 milioni di Euro. Un dato che certifica una più che rassicurante stabilità finanziaria e che permette di considerare eventuali ulteriori opportunità di crescita», chiude la nota.
Torna inoltre il dividendo per la holding e anche per gli azionisti. In tutto la cedola è di 150 milioni di euro, con 93,7 milioni per Silvio Berlusconi, che detiene una quota del 62,5%. A Marina e Pier Silvio (partecipazione del 7,81% a testa) vanno 11,7 milioni ciascuno. Agli altri tre figli Barbara, Eleonora e Luigi un totale di 32,7 milioni per una quota complessiva del 21,87%.