“Oggi il nostro statuto consente a tutte le componenti il diritto di veto, se una lega non è d’accordo, non si può fare la riforma. Non si può rimanere ingessati, modificheremo questa norma che rappresenta una forma di iattura per il nostro mondo. Il calcio ha bisogno di voltare pagina”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del consiglio federale odierno. Il numero uno di via Allegri anticipa che il prossimo 28 luglio ci sarà l’ultimo consiglio federale prima dell’estate e “parleremo anche di riforma dei campionati”.
E a chi domanda se una volta modificata la norma sul diritto di veto la riforma dei campionati sarà fatta anche senza il voto della Lega Serie A risponde: “In extrema ratio sì, anche senza il voto di Lega B, Lega Pro e Lega dilettanti. Cosa che prima non era possibile”.
“Ho avuto modo di presentare al Consiglio federale alcune nostre preoccupazioni fondate su alcune decisioni e risposte che ci aspettiamo dal Governo per quanto riguarda alcuni temi delicati che possono compromettere la tenuta non solo del calcio, ma dello sport come il lavoro sportivo, aspetti legati all’apprendistato e al vincolo sportivo”, ha aggiunto Gravina.
“Ancora oggi ho registrato lamentele per la scarsa risposta circa la famosa rendicontazione dei ristori. Sono passati quasi sette mesi e non ne veniamo a capo – ha proseguito -. Il nostro segretario generale è in costante contatto con le istituzioni, spero ci siano risposte a breve sui ristori e spero siano concrete dal Governo al mondo dello sport”.