Il nuovo stadio della Roma avrà presto il suo progetto. Nessuno si sbilancia sulle tempistiche e sull’area, che dovrebbe però essere quella di Pietralata, ben servita dai mezzi pubblici tra la stazione Tiburtina e la metro B.
I Friedkin hanno fretta di posare la prima pietra della nuova casa dei giallorossi e chiedono soprattutto celerità nel percorso burocratico che dovrà condurre verso il cantiere. Pietralata è stata scelta anche per questo, per una maggior velocità nelle tempistiche, venendo preferita ad altri siti come lo stadio Flaminio o la zona dell’ex Gazometro a Ostiense.
Come ricorda il Corriere dello Sport, dopo l’abbandono del progetto Tor di Valle, la Roma ha affidato il piano stadio al Ceo Pietro Berardi, al quale è stato chiesto di concentrarsi sull’impianto, naturalmente arricchito da attività collaterali che possano rendere il prodotto fruibile anche nei giorni in cui non ci sono partite, senza però colossi immobiliari che erano invece centrali nel piano immaginato dieci anni fa da James Pallotta.
Sono ore di grande fermento tra i soggetti che stanno materialmente sistemando l’accordo tra il club ed il Comune. Non a caso ieri l’assessore Alessandro Onorato, intervistato da Centro
Suono Sport, ha dichiarato: «Stiamo assolutamente lavorando ma dopo i disastri del passato non faremo annunci vuoti. Posso rassicurare i tifosi della Roma, tutto sta procedendo bene, perché i Friedkin si stanno muovendo in maniera molto seria. obiettivo è concludere questo processo. Lo stadio sarà un arricchimento per tutta la cittadinanza e avrà una capienza tra i 40.000 e i 46.000
posti. Ma i dettagli saranno definitivi quando avremo in mano il progetto».