Serviranno i tempi supplementari per decidere chi sarà il nuovo sindaco di Sesto San Giovanni. Per il match tra Roberto Di Stefano, sindaco uscente e candidato del centrodestra, e Michele Foggetta, rappresentante del centrosinistra, servirà infatti il ballottaggio. Di Stefano ha ottenuto 14.291 voti che valgono il 48,89%, contro il 38,43% di Foggetta.
«Sono molto emozionato da questo enorme risultato – è stato il commento di Di Stefano -. È la prima volta nella storia di Sesto San Giovanni che il centrodestra non solo arriva in testa al ballottaggio ma lo fa con un distacco di oltre il 10%. Sono ancora incredulo per aver ottenuto il doppio dei voti del primo turno di 5 anni fa».
«Ora testa bassa e tanto lavoro: si parte dallo 0-0. La scelta è molto semplice: decidere se andare avanti insieme con nuovi progetti, sviluppo internazionale, lavoro e investimenti per il futuro oppure tornare indietro con la moschea più grande del Nord Italia, clientele, sussidi, insicurezza e degrado. Bisogna scegliere tra il sindaco della Sesto del Fare e il sindaco estremista dei centri sociali».
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«Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo che era arrivare al ballottaggio – ha detto Foggetta -. Ora si riparte dallo zero a zero e in queste due settimane ribalteremo il risultato. Siamo sulla strada giusta per reinventare Sesto».
Le elezioni sono un punto cruciale per l’ipotesi di realizzare il nuovo stadio del Milan proprio a Sesto San Giovanni. La questione stadio è diventata un tema centrale della campagna elettorale dei candidati di destra e sinistra. Se Di Stefano spinge per portare i rossoneri in quella che un tempo era soprannominata la “Stalingrado italiana”, Foggetta è di tutt’altro avviso e nelle settimane di avvicinamento al voto ha dichiarato: «Sesto continua ad essere una delle città più cementificate del Nord d’Italia. Una delle città più inquinate e dove arriveranno nuove strutture ospedaliere legate alla Città della salute. Pensare di portare qui lo stadio non è assolutamente una priorità che serve».