Continua a tenere banco il tema del nuovo stadio a Milano. In attesa di capire quale amministrazione trionferà a Sesto San Giovanni – i candidati sindaco Di Stefano e Foggetta sono finiti al ballottaggio –, l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello ha ribadito alcuni concetti fondamentali per il futuro impianto dei nerazzurri e del Milan.
«Stiamo lavorando con i nostri consulenti per predisporre il dossier da presentare al Comune di MIlano, dall’altro lato è anche vero che abbiamo già detto come non esista più un’esclusiva su San Siro. Serve accelerare, serve avere il prima possibile uno stadio per i due club», ha detto Antonello ai microfoni di Sky Sport, sottolineando ancora una volta l’importanza delle tempistiche.
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I club non vorrebbero perdere più tempo, visto che la presentazione alla città del nuovo progetto porta la data del settembre del 2019. All’epoca si parlava solo dello stadio da costruire al posto del parcheggio di San Siro, nell’area dove un tempo sorgeva il palasport crollato sotto il peso della nevicata del 1985. Ma i ritardi e la necessità di organizzare un “dibattito pubblico” hanno portato Milan e Inter a guardarsi intorno.
La scelta è caduta su Sesto, dove il sindaco uscente Roberto Di Stefano sarebbe ben felice di ospitare il nuovo impianto. Anche perché a guidare il recupero urbanistico delle aree Falck c’è Beppe Bonomi, manager di lungo corso grande conoscitore delle istituzioni pubbliche, dal Pirellone ai ministeri romani.
Il secondo aspetto messo in rilievo da Antonello – scrive La Repubblica – riguarda la presenza dell’Inter nel progetto. Contrariamente a quanto emerso nelle ultime settimane, l’AD dell’Inter ha fatto intendere che il matrimonio va avanti. Non fosse altro che il progetto del nuovo San Siro è fondamentale per il futuro del club.