Lo stadio a Sesto alla prova delle elezioni comunali

L’ipotesi di uno stadio del Milan a Sesto San Giovanni deve superare il suo primo e importante ostacolo per avere chance – almeno sulla carta – di essere portata avanti….

Stadio Sesto elezioni comunali

L’ipotesi di uno stadio del Milan a Sesto San Giovanni deve superare il suo primo e importante ostacolo per avere chance – almeno sulla carta – di essere portata avanti. Si terranno questa domenica le elezioni comunali per stabilire se l’esponente della Lega Roberto Di Stefano continuerà a guidare quella che un tempo era soprannominata la “Stalingrado italiana” o se assisteremo invece a un’inversione di tendenza.

Un nuovo sindaco o la strada della continuità. E’ questo quello che saranno chiamati a decidere i cittadini, con la questione stadio che è diventata un tema centrale della campagna elettorale dei candidati di destra e sinistra. Di Stefano preme per portare il Milan a Sesto, mentre Michele Foggetta – vincitore delle primarie per il centrosinistra – è di tutt’altro avviso.

«Oggi una bella notizia per la nostra città. L’ipotesi del nuovo stadio del Milan a Sesto San Giovanni è forte e concreta. Sul Corriere della Sera di oggi si parla del nuovo progetto, a firma del noto architetto Norman Foster che ha ideato l’intera area ex Falck, per l’impianto del Milan», scriveva entusiasta Di Stefano sul suo profilo Instagram qualche giorno fa.

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«L’idea è quella di realizzare uno stadio moderno da 60-70mila posti, sostenibile e, soprattutto, rivolto alle famiglie con servizi attivi 7 giorni su 7. Un progetto che avrebbe anche un’importante area commerciale e museale, sarebbe integrato con il sistema del verde del parco e collegato al T5 che sarebbe la porta d’accesso allo stadio», spiegava il sindaco uscente.

«Noi ci crediamo: Sesto San Giovanni è ben collegata per quanto riguarda i trasporti, il nuovo stadio del Milan vorrebbe dire un indotto notevole per il territorio, migliaia di posti di lavoro, nuovi investimenti, un miglioramento complessivo della nostra città, una nuova area viva 7 giorni su 7, turismo e rivalutazioni immobiliari». Insomma, una candidatura molto forte, pilastro per una rielezione mentre strizza l’occhio al Milan, che – ha spiegato anche il presidente Paolo Scaroni – vede nelle tempistiche un fattore importante sulla scelta tra la permanenza nell’area di San Siro e lo spostamento altrove.

Di altro avviso Michele Foggetta. Il rappresentante di Sinistra Italiana, sostenuto anche dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, in un’intervista recente a Radio Rossonera, ha spiega che «uno stadio porta sicuro prestigio alla città e in altri momenti questo a Sesto sarebbe anche potuto servire», ma «ci sono molti problemi tecnici che fanno diventare il progetto stadio improbabile».

«Di Stefano ha detto che nella zona arriverebbe la metropolitana, ma lo stadio secondo il rendering uscito in questi giorni verrebbe costruito nella parte opposta per cui i tifosi dovrebbero attraversare la città su altri mezzi e ciò arrecherebbe altri problemi di viabilità», ha spiegato Foggetta a sostegno della propria tesi.

Per non parlare poi del dispiego delle forze dell’ordine: «Sesto ha carenza di organico di vigili e non potrebbe sopportare il carico del servizio nei giorni partita», mentre dal punto di vista economico ci sarebbero perdite in quanto «il Milan giocherà due volte a settimana ma per il resto dei giorni l’area non sarebbe sfruttata a dovere e invece noi dobbiamo ridare vita a quei quartieri».

La soluzione, ad avviso di Foggetta, non sarebbe nemmeno quella di costruire uno stadio di livello europeo, in quanto la catalizzazione delle attività economiche «arrecherebbe un danno alle attività già presenti sul territorio». Foggetta dice che Sesto San Giovanni «è una città di 83.000 abitanti e non può addossarsi tutto questo carico di responsabilità così come può far Milano per le sue dimensioni».

Insomma, una vera e propria guerra tra fazioni quella sullo stadio, con il Milan per il momento nel ruolo di spettatore interessato. Domenica sarà una giornata chiave e si potrà capire qualcosa di più, con la vittoria dell’uno o dell’altro candidato che potrebbe spostare nettamente l’ago della bilancia. RedBird e Cardinale osservano, Giuseppe Sala e l’Inter pure: ai cittadini di Sesto la sentenza “definitiva”.