Milan, tutti i motivi dietro lo scontro Blue Skye-Elliott

La cessione della maggioranza del Milan da parte di Elliott a RedBird Capital torna sotto la luce dei riflettori. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, l’operazione ha fatto scattare…

Elliott scontro Blue Skye
(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La cessione della maggioranza del Milan da parte di Elliott a RedBird Capital torna sotto la luce dei riflettori. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, l’operazione ha fatto scattare una rivendicazione da parte di Blue Skye Financial Partners, la società che fa capo a Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo e che detiene il 4,27% di Project Redblack, la società che controlla il 100% di Rossoneri Sport Investment Sarl e che a sua volta controlla il 99,93% del Milan.

Blue Skye, attraverso le parole di Salvatore Cerchione, ha fatto sapere al Financial Times di non essere soddisfatta dell’operazione per la cessione della maggioranza. Un concetto ribadito anche a Calcio e Finanza, che ha appreso contestualmente delle dimissioni di Cerchione dal CdA del club rossonero, con quest’ultimo che ha lamentato la poca trasparenza nei confronti di soci e consiglio a proposito dell’affare con RedBird.

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Secondo quanto ricostruito da Calcio e Finanza da fonti informate sulla vicenda, Blue Skye avrebbe minacciato di rivolgersi a un tribunale bloccando l’operazione di cessione, se non avesse ottenuto più del 4,27% ad essa spettante. Invece, Arena Investors – asset manager istituzionale che ha già collaborato con Blue Skye e che ha investito il capitale per la quota del 4,27% – si è detto assolutamente soddisfatto dell’operazione.

Dopo la rivendicazione la stessa Blue Skye aveva espresso l’intenzione di restare all’interno dell’operazione – come anticipato da questa testata – e di portare Elliott in Tribunale in Lussemburgo. In ogni caso, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza il buon esito della cessione che porterà la maggioranza del Milan nelle mani di RedBird non è minimamente in discussione.