De Siervo: «Raddoppiare i ricavi da diritti tv esteri»

Puntare con forza sullo sviluppo dei ricavi da diritti tv internazionali per il futuro. E’ questo l’obiettivo della Lega Serie A, ribadito nella serata di ieri dall’amministratore delegato Luigi De…

De Siervo lite Casini

Puntare con forza sullo sviluppo dei ricavi da diritti tv internazionali per il futuro. E’ questo l’obiettivo della Lega Serie A, ribadito nella serata di ieri dall’amministratore delegato Luigi De Siervo per parlare di alcuni dei temi più caldi legati al calcio italiano e delle novità di questi ultimi giorni in tema di diritti televisivi.

«La globalizzazione dei mercati è avvenuta negli ultimi 15 anni. In quegli anni decisivi in cui si conquistavano nuovi pubblici noi eravamo troppo concentrati su quello che succedeva in Italia. Questo non può essere una scusa, ci siamo rimboccati le maniche, e dopo questo periodo del Covid abbiamo aperto nuovi uffici all’estero», ha esordito De Siervo introducendo la questione.

[cfDaznAlmanaccoCalcioPlayer]

«Stiamo strutturando un gruppo di professionisti che cercherà di rendere il nostro campionato sempre più interessante creando contenuti in ogni lingua e su ogni tipo di social. Avete visto il primo esperimento fatto col metaverso, lo ha fatto la serie A. È un lavoro importante che inizia e ha bisogno di tempo per essere portato avanti», ha aggiunto.

Un lavoro che potrà proseguire «anche grazie alla modifica nell’ultimo decreto, che ci consentirà di poter vendere all’estero i diritti per un tempo più lungo. Una cosa che ci consentirà di creare delle vere e proprie partnership con i broadcaster, che ci accompagni nel tempo per fare crescere il prodotto. Dobbiamo uscire da un sistema di regole che in Italia ha bloccato la commercializzazione all’estero».

«In futuro la sfida è quella, raddoppiare quantomeno all’estero i risultati maturati finora. Vogliamo costruire una comunità di persone interessata a vedere il calcio e a divertirsi, evitando che prosegua questa piaga della pirateria che limita le risorse e che noi poi non riusciamo a distribuire ai presidenti, che non possono acquistare i campioni», ha concluso De Siervo.