Dal Monza al Lecce, quanto vale la promozione in A

Quanto vale la promozione in Serie A? La lotta per l’accesso al massimo campionato italiano non è mai stata così avvincente e si concluderà questa sera con l’ultima giornata in…

Quanto vale la promozione in Serie A
(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Quanto vale la promozione in Serie A? La lotta per l’accesso al massimo campionato italiano non è mai stata così avvincente e si concluderà questa sera con l’ultima giornata in Serie B. Nonostante manchi solamente un turno, sono ancora diverse le squadre che puntano alla promozione, sia diretta che tramite i playoff.

In particolare, possono essere ancora promossi direttamente il Lecce e il Monza – attualmente primo e secondo in classifica –, ma anche la Cremonese, momentaneamente terza, e il Pisa, che può vantare ancora una speranza residua seppur con un incastro di risultati molto particolare.

Due saranno i club che potranno venire promossi direttamente, ovverosia le due squadre che concluderanno la stagione regolare nei primi due posti in classifica: i club dal terzo all’ottavo posto disputeranno invece i playoff promozione, con l’ultimo posto in palio per il massimo campionato. E salire in Serie A è un fattore non solo a livello sportivo, ma anche e soprattutto a livello economico.

Quanto vale, quindi, la promozione in Serie A? Complessivamente, per il prossimo triennio verranno distribuiti ai club circa 940 milioni di euro a stagione per quanto riguarda i diritti tv (cifra netta, ovverosia depurata degli oltre 200 milioni tra paracadute e versamenti in mutualità alle leghe inferiori).

Quanto vale la promozione in Serie A – Le cifre

Secondo la Legge Melandri i diritti tv vengono poi così versati ai club:

  • una quota pari al 50% è ripartita in misura identica tra tutte le società partecipanti al campionato di Serie A (circa 470 milioni);
  • una quota pari al 15% sulla base della classifica e dei punti conseguiti nell’ultimo campionato (circa 140 milioni);
  • una quota pari al 10%, sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati (circa 94 milioni);
  • una quota pari al 5%, sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento (circa 47 milioni);
  • una quota pari all’8%, sulla base dell’audience televisiva certificata da Auditel (circa 75 milioni);
  • una quota pari al 12%, sulla base degli spettatori paganti che hanno acquistato il titolo di accesso per assistere alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati (circa 113 milioni): le cifre degli spettatori in questo caso sono riferite al triennio 2017/18, 2018/19 e 2019/20 come deciso dai club della Lega Serie A.

In base a queste cifre, si può quindi stimare quanto valga la promozione in Serie A in termini di ricavi da diritti tv: come cifra minima, ci si aggira infatti intorno ai 24,5 milioni di euro, considerando la parte distribuita in maniera uguale tra i club (intorno ai 23,5 milioni di euro ciascuno) e le quote minime riferite alle altre graduatorie.