La Federazione calcistica russa «sta considerando di lasciare la UEFA e unirsi alla confederazione asiatica (AFC, ndr)» dopo che i suoi club e la Nazionale sono stati banditi in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte del Paese. Lo riporta la testata russa Championat. Sia la UEFA che l’organo di governo mondiale FIFA hanno bandito le squadre russe dalle loro competizioni alla fine di febbraio dopo che il presidente Vladimir Putin ha ordinato di invadere il territorio ucraino.
La questione potrebbe essere sollevata nel Congresso FIFA che avverrà giovedì 31 marzo a Doha. I boicottaggi subiti da parte di undici nazionali, che si sono rifiutate di affrontare la Russia, potrebbero portare pertanto la Federazione a chiedere di essere affiliata alla confederazione asiatica.
I club della Premier League russa non potrebbero giocare così in Champions League, Europa League o Europa Conference League a tempo indeterminato, con lo Spartak Mosca che è già stato escluso dall’edizione corrente di Europa League. La nazionale maschile è stata esclusa dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo di quest’anno, consegnando alla Polonia la finale playoff, in programma questa sera contro la Svezia di Ibrahimovic.
Se ciò dovesse accadere, la Russia passerebbe a giocare con le altre Nazionali asiatiche la qualificazione alla Coppa del Mondo e competerebbe nella Coppa d’Asia anziché nell’Europeo. Le squadre di club giocherebbero invece nella Champions League asiatica anzichè nella UEFA Champions League e nella AFC Cup piuttosto che in Europa League.
Tuttavia, il passaggio dovrebbe essere comunque ratificato dalle altre federazioni asiatiche e potrebbe essere tutt’altro che semplice. C’è un precedente di cambio di confederazione, dato che il Kazakistan era originariamente un membro dell’AFC prima di unirsi alla UEFA nel 2002 e l’Australia ha lasciato la federazione dell’Oceania per giocare in Asia nel 2005.
L’ex ala del Manchester United Andrei Kanchelskis, citato da Championat, ha dichiarato: «La Confederazione calcistica asiatica? Non so nemmeno se questo possa succedere. Anche se questo è tutto a livello di conversazioni, non credo che ci sarà una sospensione così seria dalla UEFA. Anche se tutti pensiamo – speriamo – che tutto vada molto diversamente. Ho lavorato in Asia, ho giocato in Arabia Saudita. Sarebbe interessante per me guardare partite del genere».