L’Italia apre la strada nello sport in streaming

«Italy leads the way in Europe». Sono le parole con cui Ampere celebra l’Italia, apri pista fra i grandi paesi europei nell’utilizzo dello streaming per la trasmissione dei grandi eventi…

Nuovi prezzi DAZN

«Italy leads the way in Europe». Sono le parole con cui Ampere celebra l’Italia, apri pista fra i grandi paesi europei nell’utilizzo dello streaming per la trasmissione dei grandi eventi sportivi.

Come riporta Italia Oggi, tra i cinque principali mercati televisivi europei, il bel paese è in vetta per percentuale di spesa in diritti sportivi da parte degli ott a pagamento, davanti a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. In generale, considerano questi cinque mercati, Ampere evidenzia che i servizi in streaming quest’anno saranno responsabili per il 20% di tutta la spesa in diritti tv. Dati in crescita rispetto al al 2021 quando la quota era del 17%. In Italia la percentuale ammonta al 53%, segue la Germania (32%), poi Spagna (16%) e Francia (14%) ed infine il Regno Unito con solo il 2%.

Oltremanica però la percentuale di tifosi che guardano le partite in tv o altro dispositivo e accedono a un servizio a pagamento è del 58% e questo è giustificato dal fatto che «tutti i principali servizi sportivi in abbonamento nel Regno Unito (Sky, BT, Eurosport) offrono anche servizi ott», spiega Ampere. Anche in questo dato però prevale l’Italia dove la percentuale sale al 67% vista l’offerta di Dazn.

La maggior percentuale di spesa in diritti sportivi da parte degli ott a pagamento in Italia nasce proprio dall’acquisizione dei diritti della Serie A da parte di Dazn, a cui hanno fatto seguito le assegnazioni delle competizioni continentali ad Amazon Prime Video e Infinity.

Per quanto riguarda Dazn, nel 2021 la società controllata da Len Blavatnik è diventata il terzo maggior investitore in diritti sportivi nei cinque grandi mercati europei, superando la telco britannica BT ma rimanendo dietro a Sky e Telefonica. Ampere stima che Dazn spenderà 2,1 miliardi di euro in diritti sportivi nel 2022 in tutti i suoi mercati a livello globale, ma prevalentemente in Italia, Germania e Spagna, dove ha i suoi maggiori business.