Il piano di espansione del gruppo Iliad in Italia

La compagnia telefonica Iliad ha chiuso il 2021 realizzando in Italia un fatturato di 802 milioni di euro, in crescita del 19% sull’esercizio precedente, e un Ebitda per la prima…

Iliad fusione Vodafone
Il logo di Iliad (Image credit: Depositphotos)

La compagnia telefonica Iliad ha chiuso il 2021 realizzando in Italia un fatturato di 802 milioni di euro, in crescita del 19% sull’esercizio precedente, e un Ebitda per la prima volta positivo, pari a 80 milioni di euro. In Italia il gruppo francese, si legge in una nota, dispone di oltre 8,5 milioni di utenti e una quota di mercato superiore al 10%.

«Il 2021 è stato un anno di forte crescita e di grande impegno per Iliad che continua a contribuire fortemente allo sviluppo del settore in Italia con investimenti pari a 413 milioni di euro principalmente destinati all’implementazione della propria infrastruttura di rete radio mobile in tutto il Paese», si legge nella nota. «In costante crescita anche la rete distributiva», con oltre 3.500 punti vendita di cui 25 flagship store, più di 1.200 Iliad Corner, oltre 2.000 Iliad Express presso supermercati, grande distribuzione e book store, e più di 350 Iliad Point in edicole e tabaccherie.

Il gruppo ha annunciato una «forte crescita a tutti i livelli» per il 2021: presentando i risultati del gruppo a Parigi, il CEO Thomas Reynaud ha annunciato un fatturato di 7,6 miliardi di euro per il 2021 (+52% rispetto al 2017). Reynaud ha anche reso omaggio all’ingresso del colosso francese delle Tlc in Italia, «una scommessa vinta». In Italia, ha precisato, Iliad è «numero uno per il quarto anno consecutivo in termini di reclutamento con 8,5 milioni di abbonati».

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Nel nostro Paese, Iliad ha registrato 1,3 milioni di nuovi abbonati conquistando in tre anni oltre il 10% del mercato. Nel 2021 l’Italia ha contribuito al fatturato totale di Iliad per oltre 800 milioni di euro contro circa 600 milioni l’anno precedente. «E’ un contributo molto importante, che si avvicina al miliardo di euro», afferma Reynaud, ricordando che l’Italia è stato il primo paese europeo dove Iliad è andata ad impiantarsi dopo la Francia mentre ora è presente anche in Polonia e guarda alla possibilità di nuovi mercati.

Alla domanda se studiasse eventuali possibilità su Telecom Italia, il CEO tiene la bocca cucita: «I tempi di un operatore storico e i tempi di un operatore alternativo come noi non sono gli stessi. Noi abbiamo una rapidità di decisione, una rapidità di esecuzione. Quello che oggi ci interessa è accelerare il dispiegamento della nostra rete in Italia e continuare ad occuparci del lancio di Iliad Box, dobbiamo ancora lavorare alla sua notorietà e cominciare ad interrogarci sul mercato aziendale. E’ questa la nostra realtà».

Poi, sul tema della rete unica, Reynaud ha aggiunto: «Conosco in modo generale la complessità di queste attività di operatori Tlc. Non posso permettermi di rilasciare commenti o consigli strategici alle equipe di Telecom Italia che sono estremamente competenti, con un ceo che ha fatto cose abbastanza eccezionali in Brasile, non mi pronuncio su Telecom-Italia, rispondo su Iliad-Italia».

E sempre parlando di Italia, il CEO del gruppo ha parlato del piano di espansione nel nostro Paese: «Vogliamo continuare ad essere operatori Tlc in Italia. Se dovesse presentarsi un’opportunità di consolidamento, se uno dei nostri concorrenti dovesse essere messo in vendita, noi siamo interessati all’acquisto».

A chi chiedeva su quali fossero le risorse di investimento in Italia per Iliad, Reynaud ha ricordato, per esempio, l’offerta di 11 miliardi di euro per il progetto di acquisizione di Vodafone, a inizio anno, che però non è andata in porto. Reynaud ha espresso la «volontà di continuare ad investire» nel nostro Paese ed ha reso omaggio al lavoro svolto in questi ultimi anni dall’equipe italiana guidata dal CEO di Iliad Italia, Benedetto Levi. «L’Italia è stata una scelta vincente e lo sarà sempre di più negli anni a venire», ha dichiarato.