Il warning di DAZN: password da reimpostare a chi condivide l’account

La piattaforma di sport in streaming DAZN prosegue nella sua lotta a quelli che considera comportamenti non in linea con i termini e le condizioni del suo servizio. Il riferimento,…

DAZN password bloccata

La piattaforma di sport in streaming DAZN prosegue nella sua lotta a quelli che considera comportamenti non in linea con i termini e le condizioni del suo servizio. Il riferimento, in particolare, è alla condivisione dell’account (il tema della cosiddetta concurrency) con altri utenti per lo sfruttamento della possibilità di seguire gli eventi sportivi in contemporanea su due differenti dispositivi.

Una questione che aveva già fatto molto discutere nel mese di novembre del 2021, quando era filtrata la notizia – che DAZN non aveva smentito – secondo la quale la piattaforma fosse pronta a rimuovere la visione contemporanea su due dispositivi. Un tema sul quale DAZN ha fatto momentaneamente marcia indietro, preannunciando tuttavia delle novità e dei piani di sottoscrizione dedicati dalla prossima stagione.

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Nel frattempo, la piattaforma sta avvisando via mail gli utenti che avrebbero adottato comportamenti non conformi a termini e condizioni del servizio. «Ciao XXX, di recente ti abbiamo scritto per ricordarti i Termini e le Condizioni di utilizzo del nostro servizio», esordisce il messaggio recapitato a diversi abbonati.

«Abbiamo notato un comportamento di accesso all’App DAZN che potrebbe non essere conforme a tali Termini e Condizioni. Per proteggere il tuo account, ti abbiamo pertanto temporaneamente disconnesso da tutti i tuoi dispositivi e dovrai reimpostare la password», prosegue ancora il messaggio della piattaforma.

«Potrai reimpostare la tua password cliccando su questo link (il collegamento è presente all’interno della mail, ndr), oppure accedendo alla sezione “dati personali” all’interno dell’area “Il mio account” del sito DAZN.com. Se hai bisogno di aiuto per reimpostare la tua password, vai a questa pagina per maggiori informazioni», conclude la comunicazione.