La Russia si disconnette da Internet: l'operazione entro l’11 marzo

La Russia decide di disconnettersi dal mondo di Internet. In una comunicazione formale inviata «a tutte le autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa»

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La Russia decide di disconnettersi dal mondo di Internet. In una comunicazione formale inviata «a tutte le autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa» si dispone che «entro l’11 marzo tutti i server e domini devono essere trasferiti nella intranet russa».

Il messaggio – scrive Il Corriere della Sera – è stato inviato dal viceministro dello sviluppo digitale, comunicazione e mass media Cernenko. La disconnessione avverrà tramite otto punti:

  1. Verificare la presenza dell’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet. In caso di assenza dell’accesso eseguire le azioni richieste su ripristina accesso
  2. Aggiornamento e (o) rendere più complessa la politica della password, modifica password account personale del registratore dei domini, password degli amministratori di risorse pubbliche e, se possibile, introdurre fattori di autentificazione aggiuntivi per gli utenti.
  3. Passare ad utilizzare i server di DNS localizzati sul territorio della federazione russa
  4. Cancellare da pagine HTML tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere.
  5. In caso di utilizzo di hosting estero, spostare le risorse pubbliche posizionate su di esso verso un hosting russo.
  6. In caso di inserimento di una risorsa pubblica nella zona di dominio diverso dalla zona di dominio russo se possibile spostarlo alla zone di dominio “ru”.
  7. Comunicare a tutti gli enti dipendenti l’elenco delle misure di potenziamento delle risorse pubbliche.
  8. Informare con lettera ufficiale indirizzata al ministero dello sviluppo digitale della Russia l’esecuzione delle misure entro il 15 marzo. In caso di rifiuti che comportano indisponibilità delle risorse pubbliche segnalare al ministero dello sviluppo digitale.

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Mosca ha deciso di continuare la sua guerra, uscendo così da Internet e dalla rete globale, portando le proprie infrastrutture sulla Intranet russa, ossia RuNet. In pratica Putin ha dato il via libera a quella che era stata una richiesta – rifiutata dall’Icann, l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, ossia l’ente che gestisce la Rete a livello globale – da parte del vicepremier ucraino Fedorov. Dall’11 marzo, se il piano verrà portato a termine, 140 milioni di persone usciranno da Internet per trovarsi all’interno di un campo di informazione limitato e controllato dal governo russo.
L’operazione è pianificata da due anni ed è stata rivelata da Anonymous, rete di hacker che si è schierata contro Putin, mostrando un documento interno del governo di Mosca. In sostanza tutti i dati e tutti i nodi della rete saranno dislocati su server e router presenti sul suolo russo, una diaspora di dati e informazioni volta a rendere del tutto autarchico il Paese. Con conseguenze potenzialmente drammatiche per il popolo russo.
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