I soldi in cassa e quelli legati all’operazione Oaktree basteranno all’Inter in termini di liquidità per poter affrontare ogni necessità nei prossimi due anni. Lo hanno spiegato i vertici di Goldman Sachs (che ha agito agito come global coordinator e bookrunner, mentre Banca Rothschild ha lavorato in qualità di financial advsor dell’intera operazione) nel corso del roadhsow del club con gli investitori per il nuovo bond da 415 milioni di euro.
Oltre ai dirigenti dell’Inter, infatti, nel corso dei colloqui con gli investitori è intervenuto anche Greg Carey, Managing Director della banca statunitense, come appreso da Calcio e Finanza da fonti finanziarie.
Come spiegato così dal dirigente di Goldman Sachs, i circa 264 milioni di euro di liquidità in cassa potranno essere utilizzati per coprire ogni fabbisogno nelle prossime due stagioni. Dei 264 milioni di cui sopra, 133 milioni erano già nelle casse dell’Inter al 31 dicembre 2021, mentre i restanti 131,6 milioni sono invece riferiti alla liquidità nelle casse di Grand Tower, la holding lussemburghese che Suning utilizza per controllare l’Inter e in cui è confluito il finanziamento da 275 milioni garantito dal fondo staunitense Oaktree.
Come ricordato dallo stesso club nerazzurro, il prestito a Suning non è garantito dalla società Inter, non è garantito da alcun patrimonio di Inter e delle sue controllate, compreso l’Emittente, ed è garantito in parte da pegno di azioni su Great Horizon S.à r.l., Grand Sunshine S.à r.l., Grand Tower, Inter e International Sports Capital S.p.A.