Infantino: «I Mondiali dietro il progresso diritti in Qatar»

Il presidente della FIFA Gianni Infantino è intervenuto durante un confronto con l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, rispondendo al rapporto “La governance del calcio: business e valori” che l’assemblea parlamentare…

Infantino diritti Qatar
(Foto: KARIM JAAFAR/AFP via Getty Images)

Il presidente della FIFA Gianni Infantino è intervenuto durante un confronto con l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, rispondendo al rapporto “La governance del calcio: business e valori” che l’assemblea parlamentare stessa sta discutendo e si appresta a votare, in cui si nota «che la situazione dei lavoratori in Qatar resta preoccupante».

«Sono i Mondiali che hanno reso possibile migliorare il rispetto dei diritti umani dei lavoratori in Qatar. Le situazioni non cambiano dall’oggi al domani, basta pensare a quanto tempo è trascorso in Europa per ottenere certi passi avanti, ma dobbiamo riconoscere che in Qatar ci sono stati cambiamenti e passi avanti, anche se è vero che molto resta da fare, e che i cambiamenti devono continuare anche dopo i Mondiali», ha osservato Infantino.

A proposito di Qatar e di Mondiali, Infantino si è poi soffermato sulla proposta di organizzare la rassegna ogni due anni: «La questione non è se vogliamo un Mondiale ogni due anni, ma cosa vogliamo fare per il futuro del calcio, che osserviamo sta dirigendosi verso un futuro in cui pochi hanno tutto e la stragrande maggioranza nulla».

«Capisco che in Europa i Mondiali si svolgono due volte a settimana – ha aggiunto Infantino –, perché i migliori giocatori sono in campo, quindi in Europa non c’è alcun bisogno di altre competizioni. Ma se pensiamo al resto del mondo che non vede i migliori giocatori, che non partecipa alle migliori competizioni, allora dobbiamo pensare al fatto che il calcio non è solo uno sport perché contribuisce a portare opportunità per le squadre e i Paesi, speranza e gioia».

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«Non possiamo dire al resto del mondo dateci i soldi, e se avete un buon giocatore, dateci anche quello, ma guardateci in tv», ha detto ancora Infantino. «Dobbiamo includere l’intero mondo, per dare speranza per esempio agli africani in modo che non debbano attraversare il Mediterraneo per trovare forse una vita migliore, ma più probabilmente la morte in mare. Ora forse un Mondiale ogni due anni non è la risposta, ma va discusso, dibattuto, e questo processo è stato votato dall’88% del congresso della FIFA, inclusi 30 membri sui 55 dell’Europa», ha concluso.