Evergrande chiede più tempo ai creditori internazionali

Il gruppo Evergrande “ha esortato i creditori a concedere più tempo” e ad astenersi da qualsiasi azione legale radicale in vista di un piano di ristrutturazione completo….

Evergrande creditori

Il gruppo Evergrande “ha esortato i creditori a concedere più tempo” e ad astenersi da qualsiasi azione legale radicale in vista di un piano di ristrutturazione completo. In particolare, la richiesta è indirizzata agli obbligazionisti offshore (quelli internazionali, che hanno investito nei bond in dollari), chiedendo non adottare azioni legali aggressive sui rimborsi.

In una nota, il secondo sviluppatore immobiliare cinese ha chiesto sostegno per poter “considerare pienamente varie incertezze e rischi”, collaborando alla formazione “di un piano di risoluzione del rischio del debito che protegga gli interessi di tutte le parti”. La compagnia di Shenzhen, oberata da oltre 300 miliardi di dollari di debiti e da mesi a un passo dal default, ha dichiarato ai creditori esteri che il consiglio di amministrazione, il comitato per la risoluzione dei rischi e l’intero gruppo “non stanno risparmiando sforzi per valutare la situazione aziendale, stabilizzare la produzione e il funzionamento”.

Lo scopo è assicurare un modello gestionale garantendo “la rotazione del capitale e raccogliendo gli sforzi di tutte le parti per formulare congiuntamente un piano di ristrutturazione del debito che sia completo, dettagliato ed efficace”, in grado “di proteggere i diritti legali di tutte le parti”. Oggi in Borsa a Hong Kong il titolo di Evergrande perde oltre il 7%.

Sulla situazione del colosso cinese sono puntati anche gli occhi di Zhang Jindong, che attraverso Suning Holdings Group controlla l’Inter. Nel 2017 Zhang, non attraverso la quotata Suning.com ma tramite una controllata di Suning Appliance, aveva anticipato ad Evergrande capitali per 20 miliardi di yuan (circa 2,6 miliardi di euro), sottoscrivendo azioni di classe A di Evergrande Real Estate (nota anche come Hengda Real Estate) destinate alla quotazione in borsa, con la promessa di forti dividendi.