Inzaghi e Dzeko: «Il campo di San Siro è un disastro»

«Abbiamo creduto fino in fondo nella vittoria e siamo stati premiati. I ragazzi sono stati bravissimi considerando le due partite concluse dopo 120′ e la dura sfida di Bergamo. Il…

Inzaghi campo San Siro
(Foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

«Abbiamo creduto fino in fondo nella vittoria e siamo stati premiati. I ragazzi sono stati bravissimi considerando le due partite concluse dopo 120′ e la dura sfida di Bergamo. Il gol subito poteva darci un contraccolpo. Henry ha fatto un bellissimo gol ma stavamo controllando ed ero sereno». Così il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha commentato nella serata di ieri il successo ottenuto in extremis sul Venezie, che lancia sempre più i nerazzurri in vetta alla classifica e gli consente di attendere sereni la sfida tra Milan e Juventus di questa sera.

«E’ chiaro che quando subisci una rete così si rischia di scendere di lucidità. Invece non ci siamo abbattuti, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripreso la partita. Ci godiamo il successo, recuperiamo energie fisiche e mentali e andiamo avanti con fiducia», ha aggiunto l’allenatore, soffermandosi poi – come già fatto dal tecnico del Milan Stefano Pioli e altri calciatori quest’anno – sulle condizioni del terreno di gioco di San Siro.

«Il problema più grande è il campo di San Siro: sta diventando ingiocabile per noi e per il Milan. Non è una scusante, si può far meglio come sviluppo di gioco, ma da inizio gennaio non si riesce a giocare. Ha costretto a cambiare gioco sia a noi che al Milan, che gioca un grandissimo calcio. Non è regolare, non è mai stato così duro e secco. Penso che ora durante la sosta le società porranno rimedio», le parole di Inzaghi.

Sul tema è intervenuto anche Edin Dzeko – autore della rete che ha deciso la partita – sottolineando le difficoltà portate dal terreno di gioco: «La sosta viene nel momento giusto. Siamo un po’ stanchi tutti, speriamo inoltre che il campo di San Siro possa migliorare perché è un disastro. La palla si ferma tanto e diventa più difficile. Penalizza entrambe le squadre un campo così».