Ue: si può abbassare l’IVA sullo sport in streaming

Dall’Unione europea arrivano novità importanti sull’IVA. L’Ecofin – scrive Il Giornale – ha aggiornato l’elenco di beni e servizi che possono, in base a decisione degli Stati, beneficiare di aliquote…

IVA sport in streaming

Dall’Unione europea arrivano novità importanti sull’IVA. L’Ecofin – scrive Il Giornale – ha aggiornato l’elenco di beni e servizi che possono, in base a decisione degli Stati, beneficiare di aliquote IVA ridotte. Tra questi sono stati inclusi l’accesso a Internet e la diretta streaming di eventi culturali e sportivi, le mascherine protettive, gli assorbenti intimi, gli ausili per i disabili, sistemi di riscaldamento ecologici e pannelli solari, biciclette elettriche, libri, giornali e periodici.

In Italia il decreto fiscale ha già abbassato dal 22 al 10% l’aliquota sui presidi sanitari femminili. Da parte loro, gli Stati membri hanno concordato la definizione di un’aliquota standard superiore al 15% e la possibilità di applicare aliquote ridotte, due fino a un minimo del 5% per 24 categorie e una inferiore al 5% (oppure l’esenzione) per sette categorie che includono generi alimentari, medicinali, prodotti farmaceutici.

Nel complesso, l’accordo sembra formalizzare le disposizioni contenute nella delega fiscale approvata dal governo a inizio ottobre. Il ddl prevede la razionalizzazione dell’imposta attraverso la riduzione del numero e dei livelli delle aliquote e la distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote. Attualmente in Italia ci sono quattro aliquote: 22% (ordinaria), 10%, 5% e 4%.

Tornando invece all’elenco aggiornato dell’Ecofin, un eventuale abbassamento dell’IVA sulle trasmissioni di eventi sportivi in streaming porterebbe un risparmio notevole, considerando che piattaforme di questo tipo – come DAZN, ma anche Infinity o Now – sono ormai i player principali per la trasmissione del calcio e dello sport in generale nel nostro Paese.