Anche i governi comunitari si ergono contro la Superlega. Come riporta Politico, quindici Paesi dell’Unione Europea hanno scritto, presentando osservazioni formali, alla Corte di Giustizia dell’Unione europea che dovrà sentenziare sulla nascita della competizione “separatista”, e quindi sulla possibilità futura che si possano organizzate altri tornei per club al di fuori dell’ambiente UEFA.
I promotori della Superlega, di cui sono rimasti solo Barcellona, Real Madrid e Juventus, hanno fatto ricorso alla Corte sostenendo l’illiceità del monopolio del calcio in mano alla federazione europea e alla FIFA. Se la Corte in Lussemburgo dovesse pronunciarsi in loro favore, la sentenza scatenerebbe una vera e propria rivoluzione del calcio come lo conosciamo.
Politico sottolinea che tra i Paesi firmatari ci sono anche l’Italia e la Spagna, dove hanno sede i club ancora parte del progetto, ma anche Francia, Danimarca e Portogallo, a cui si aggiungono Paesi UEFA ma non facenti parte dell’Unione europea come l’Islanda.
Un tema centrale portato avanti dai questi Paesi è stata la difesa del modello sportivo europeo, in opposizione al concetto di lega chiusa in stile americano. Tali osservazioni non sono vincolanti per la Corte di Giustizia, ma rappresentano un forte segnale simbolico di stampo politico contro il progetto portato avanti da Florentino Perez.