Il 22 dicembre a Riyad, o il 5 gennaio a Roma, con Milano come alternativa. Dovrebbero essere queste – scrive Il Corriere dello Sport – le due opzioni per la finale della Supercoppa italiana in programma tra Inter e Juventus.
I due club, insieme alla Federazione dell’Arabia Saudita, spingono per giocare nella capitale araba prima di Natale, mentre la Lega si oppone sia perché gli organizzatori avrebbero esercitato in ritardo la loro opzione per il 2021, sia perché i diritti tv della Serie A per quell’area non sono ancora stati venduti.
I motivi che spingono Inter e Juventus verso l’Arabia sono sicuramente il cachet, da 3,5 milioni di euro a testa e spese pagate. In secondo luogo, i club vogliono ottenere visibilità in un Paese in cui la Serie A è al momento “oscurata”, ma con tanti possibili sponsor.
Inoltre, c’è in ballo il rinnovo di contratto, per il quale i sauditi sarebbero disposti a mettere sul piatto 200 milioni in sei anni, a patto però che il format della competizione cambi. La Lega, per questa edizione, rimane intenzionata a far disputare il match in Italia.
Il tutto a meno che non si sblocchi la situazione dei diritti televisivi, eventualità che semplificherebbe le trattative. In caso di Italia si guarda agli stadi più capienti in modo da portare a casa un incasso da 5,5-6 milioni di euro.