Sky scrive all’Antitrust. E mettendo insieme episodi e questioni legati alla trasmissione della Serie A su Dazn, la pay-tv di Comcast – racconta Il Sole 24 Ore – si spinge nella sostanza a mettere sul tavolo dell’Autorità la necessità di intervenire.
Anche, se necessario, con la soluzione finale di una sublicenza dei diritti, dei quali Dazn è titolare fino al termine della stagione 2023/24. Lettera e parere legale sono stati spediti la scorsa settimana all’Agcm e, secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, all’Authority è stato indirizzato un «supplemento informativo» in merito al procedimento aperto dalla stessa Autorità per verificare l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza.
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L’istruttoria Agcm dovrà concludersi entro il 30 giugno 2022, ma nel frattempo non è stato dato seguito alle misure cautelari nei confronti di Dazn, ritenuti validi gli impegni immediati proposti dalla piattaforma di sport in streaming e da Tim.
Al via della stagione qualche problema per Dazn c’è stato, e proprio lo streaming ha portato le lamentele più consistenti da parte dei consumatori. Il che, secondo Sky, dimostrerebbe quanto le misure tecnologiche volontarie offerte da Dazn e Tim all’Agcm per evitare le misure cautelari non sarebbero in grado di garantire ai consumatori un servizio stabile e di qualità.
La media company avrebbe anche evidenziato come altri impegni sarebbero stati disattesi. Tim, aveva comunicato a luglio l’Antitrust, «si impegna a non offrire in bundle servizi di accesso e servizi di contenuti». E qui secondo Sky, l’impegno non sarebbe stato rispettato vista la promo TimVision Gold.
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Il Sole 24 Ore ha sottolineato infine che Sky finisce per mettere in evidenza gli effetti della scelta di Dazn non utilizzare tutti i diritti acquisiti: web, digitale terrestre (ora usato solo come backup in caso di problemi che però finora non sono stati evitati) e satellite. E l’emittente satellitare si è detta pronta a «collaborare».