Il passaggio del Newcastle al Public Investment Fund (PIF) potrebbe rivoluzionare il calcio inglese ed europeo del prossimo futuro. La compagine bianconero si prepara infatti a ripercorrere le orme del Manchester City e del Paris Saint-Germain, passando da una posizione di media-bassa classifica a una superpotenza europea con una rosa miliardaria.
L’evoluzione dipenderà ovviamente dall’operato e dal successo delle strategie poste in essere della nuova società, ma la possibilità di spendere oltre 230 milioni di euro immediatamente senza incorrere in problemi legati ai fair-play finanziario è già un buon auspicio per i tifosi della Toon Army.
Ma chi c’è dietro all’acquisto del Newcastle? Cos’è il Public Investment Fund, in precedenza accostato all’Inter e candidato a diventare uno dei futuri protagonisti del calcio europeo?
Cosa è PIF, storia e patrimonio
Il Public Investment Fund è il fondo d’investimento sovrano dell’Arabia Saudita, creato nel 1971 al preciso scopo di operare e investire per conto del governo del Regno. Stando ai dati del Sovereign Wealth Fund Institute, il PIF vanta 430 miliardi di dollari di asset under management, che lo posizionano al nono posto nella classifica mondiale dei fondi sovrani.
Dal 2015, il fondo fa capo direttamente a Mohammad bin Salman, il giovane principe ereditario del Regno saudita. Bin Salman ha imbastito un enorme progetto di cambiamento del Paese, riassunto dalla Saudi Vision 2030, il piano strategico lanciato dallo stesso principe nel 2016 per guidare il rinnovamento dell’economia e dell’immagine internazionale dell’Arabia Saudita. In questo progetto il PIF gioca un ruolo chiave, e dal 2015 gli investimenti sono indirizzati per metterli in linea con la Vision 2030.
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Cosa è PIF, il portafogli internazionale
Il PIF vanta un portafogli internazionale, con investimenti che spaziano dalla Russia agli Stati Uniti, passando per India, Francia, Marocco e tanti altri. Ha stipulato accordi con General Electric e Blackstone, e possiede quote di minoranza in Boeing, Facebook e Citigroup. Investe attivamente nei “Giga-project”, programmi per la diversificazione dell’economia saudita e il supporto verso la trasformazione multisettoriale del Regno, ponendosi inoltre l’ambizioso obiettivo di diventare presto il fondo sovrano più ricco del mondo, scettro al momento detenuto dalla Norvegia.
In ogni caso, è ancora da definire in che modo e attraverso quali figure il PIF controllerà effettivamente il Newcastle: l’unica precisazione che è arrivata dalla Premier è che il Governo saudita non sarà il diretto proprietario del club.
Difficile infine ipotizzare con precisione quanto il fondo investirà effettivamente nel Newcastle, ma tutto lascia pensare che proverà a costruire una superpotenza, in grado di competere con i vicini-rivali di Abu Dhabi, proprietari del Manchester City, e del Qatar, proprietari del Paris Saint-Germain. Le risorse, come è stato mostrato, certamente non mancheranno.