E’ arrivata un’offerta inaspettata per gli immobili romani parte della galassia della famiglia Ferrero (alla società Eleven Finance). L’offerente – scrive il Secolo XIX raccontando il retroscena – è Enrico Preziosi, che nel cogliere un’opportunità imprenditoriale avrebbe dato anche una mano a un amico, il presidente della Sampdoria, alle prese con il concordato preventivo della sua azienda.
Il piano di sviluppo delle attività di Preziosi prevede l’apertura di una serie di nuovi negozi “monomarca” e in quest’ ottica Roma è sede chiave. Così lo scorso 18 maggio, l’ormai ex patron del Genoa ha presentato un’offerta indirizzata alla sede londinese di Hoist a Piccadilly, la finanziaria svedese che ha in mano i crediti deteriorati di Eleven Finance nell’ambito del concordato fallimentare richiesto dalla famiglia Ferrero.
Tra le curiosità, anche il fatto che l’advisor di Preziosi in questa operazione sia stato proprio Gianluca Vidal, il commercialista di fiducia di Ferrero nonché titolare di Trust Service srl, di fatto proprietario per la legge anche di SportSpettacolo e della sua controllata Sampdoria.
Nell’offerta, scritta in inglese, Preziosi è stato indicato come il proprietario di un gruppo industriale operante nel settore dei giocattoli, con un fatturato consolidato di circa 600 milioni di euro. L’offerta vincolante è stata di 28,5 milioni. Nella lettera è specificato che coinvolgeva «nove proprietà commerciali e tre residenziali».
L’offerta è stata tuttavia respinta da Hoist, che verosimilmente non ha intenzione di cedere questi crediti a un prezzo troppo ribassato rispetto al valore nominale, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 75 milioni. Si parla di una richiesta intorno ai 35 milioni.
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Un pretendente a sorpresa, Preziosi, all’epoca ancora a tutti gli effetti proprietario e presidente del Genoa. Ed è certamente questo l’aspetto che risalta in una vicenda che viene in realtà definita “comune” in ambito finanziario, una trattativa tra due imprenditori che si conoscono.
Anche se in passato non si ricordano trattative, concluse o potenziali, che abbiano coinvolto i proprietari delle due società calcistiche genovesi. Men che meno da un valore così elevato, considerando che Preziosi sarebbe stato pronto a tirare fuori 28,5 milioni per mettere le mani sugli immobili romani della famiglia Ferrero.