Euro 2020 si dimostra un torneo all’insegna della correttezza. L’analisi dei dati dei test memorizzati nel database della World Anti-Doping Agency (WADA) per i 624 giocatori che hanno partecipato alla competizione ha mostrato che tutti i 1.616 campioni di urina e sangue prelevati tra il 1° gennaio 2021 e la fine del torneo sono risultati negativi.
Si tratta di una media di 2,59 campioni raccolti per giocatore, in un periodo di poco più di sei mesi. La UEFA ha raccolto 1.025 di questi campioni, mentre 591 sono stati raccolti dalla FIFA e dalle organizzazioni antidoping (NADO) europee.
Circa 616 dei campioni sono stati raccolti durante la settimana delle partite di qualificazione della Coppa del Mondo FIFA 2022 in marzo, nell’immediato periodo pre-torneo in maggio e giugno, e nei campi base di allenamento e negli hotel delle squadre tra le partite durante il torneo.
Altri 584 di questi campioni sono stati prelevati da UEFA, FIFA e le NADO su giocatori partecipanti a Euro 2020 durante la competizione, all’interno di un programma di test che ha coinvolto la federazione europea, quella mondiale e le leghe nazionali. Gli ultimi 416 campioni sono stati raccolti dalla UEFA durante nelle partite finali del torneo, dove sono stati prelevati circa 8,16 campioni per partita.