Juve tra perdita record e nuova strategia: l'analisi sui conti 20/21

Alberto Medici, analista e storico collaboratore di Calcio e Finanza, ha pubblicato sul sito danese Off The Pitch una analisi sulla situazione finanziaria della Juventus nell’esercizio 2020/21. 

Secondo le stime per…

Cristiano Ronaldo cessione

Alberto Medici, analista e storico collaboratore di Calcio e Finanza, ha pubblicato sul sito danese Off The Pitch una analisi sulla situazione finanziaria della Juventus nell’esercizio 2020/21. 

Secondo le stime per la stagione 2020/21, la Juventus registrerà perdite per 185 milioni di euro, con la pandemia che ha sconvolto le finanze della Vecchia Signora (le cifre ufficiali saranno rese note dopo il CdA solitamente in programma a settembre). Si tratterebbe così di un ammontare record nella storia del club, dal momento che il peggior risultato fino a questo momento era stato il rosso di 95 milioni di euro nel 2010/11.

Dal momento che il club era in perdita anche in era pre-Covid, nonostante i 126 milioni di euro dalle cessioni e gli oltre 70 milioni di euro dai botteghini, è facile intuire quanto profondamente lo shock pandemico abbia influenzato le finanze del club. Considerando, soprattutto, che il modello di business della Juventus è stato per molti anni altamente dipendente dal mercato dei trasferimenti e dalle prestazioni.

Entrambe queste voci sono state deludenti: il club ha incassato solo 27 milioni di euro dalle vendite di giocatori (167 milioni di euro nel 2019/20), in Serie A è arrivato quarto e in Champions League è stato eliminato agli ottavi. Con i salari rimasti al livello degli scorsi anni, una perdita enorme era inevitabile.

(in milioni di euro) 2018/19 2019/20 2020/21 (stima)
Fatturato 494,4 406,8 449,1
Giorni di gara 70,7 49,2 6,2
Diritti televisivi 206,6 166,4 227,5
Entrate commerciali 170 173,3 172,3
Altre entrate 47,1 17,9 43,1
Spese -458,5 -414,1 -432,6
Stipendi -327,8 -284,3 -301,2
Di cui: giocatori -301,3 -259,3 -276,2
Di cui: staff -26,4 -25,1 -25,1
Altre spese -130,7 -129,8 -131,3
EBITDA 36,4 -7,2 16,6
Ammortamenti giocatori -149,4 -193,5 -172,8
Profitto operativo -142 -233,6 -188,7
Profitti dalle cessioni 126,7 166,5 27,1
EBIT -15,3 -67,1 -161,6
Interessi netti pagati -11,6 -14,6 -13,6
Utile ante imposte -26,9 -81,7 -175,2
Imposte -13 -8 -9,6
Utile dopo le imposte -39,9 -89,7 -184,7

Analisi bilancio Juventus, i ricavi

Il fatturato previsto per la stagione appena conclusasi, secondo le stime, ammonterà a circa 449 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto al 2019/20, il primo anno di pandemia, ma in calo del 9 per cento rispetto al 2018/19.

I ricavi da gara

Come tutti i club europei, la Juventus è stata pesantemente colpita dalle restrizioni imposte dalla pandemia. La relazione finanziaria semestrale ha registrato ricavi per 5 milioni di euro, ma la persistenza del lockdown e della chiusura degli stadi in Italia ha impedito ai tifosi di tornare all’Allianz Stadium, portando solamente a un lieve aumento fino a 6 milioni di euro in totale.

Recentemente, il Governo italiano ha stabilito che da settembre 2021 tutti gli stadi potranno riaprire con il 25% di capacità, il che significa che l’impatto sugli introiti derivanti dai giorni di gara continuerà a persistere per un periodo di tempo indefinito.

Diritti televisivi

Le entrate derivanti dai diritti televisivi sono destinate ad aumentare di 61 milioni di euro. Tuttavia, bisogna tenere presente che nel bilancio 2020/21 sono inclusi i ricavi differiti delle partite di Serie A e di Champions League giocatesi a luglio e agosto 2020, che porteranno nelle casse dei bianconeri rispettivamente 30 milioni e 10 milioni di euro.

Senza considerare la parte finale della stagione precedente, le entrate totali dai diritti televisivi della sola stagione 2020/21 scenderebbero fino a 185 milioni di euro. Si tratta di 20 milioni di euro in meno rispetto al 2018/19, in linea con il 2019/20. Questa voce sottolinea la dipendenza dalle performance nel piano industriale della Juventus.

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Entrate commerciali

Le entrate commerciali aumenteranno del 7%. Grazie a un nuovo accordo di sponsorizzazione con Jeep (da 42 milioni di euro a 45 milioni di euro più bonus) e un nuovo contratto con Amazon per la docuserie “All or Nothing”, la Juventus, secondo le stime, registrerà 172 milioni di euro di entrate commerciali nel 2020/21.

L’andamento positivo – dato il contesto complicato – delle sponsorizzazioni, della pubblicità e delle vendite in rete (in crescita del 60%) ha parzialmente compensato l’inevitabile calo dei ricavi dei negozi fisici; le vendite di prodotti, licenze e altro legato agli eventi negli stadi sono state fortemente penalizzate dal perdurare della pandemia.

Altre voci

La Juventus raccoglierà circa 43 milioni di euro dalla contabilizzazione di sopravvenienze attive come entrate aggiuntive dalla UEFA, indennizzi da giocatori infortunati e prestiti. Il player trading non ricoprirà un ruolo fondamentale.

Analisi bilancio Juventus, i costi

Le spese previste, invece, ammontano a circa 432,6 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 2019/20 e in calo dell’8% rispetto al 2018/19.

Stipendi e ingaggi

Non è una sorpresa che gli stipendi della rosa siano la spesa maggiore per la Juventus. Mentre i costi legati allo staff sono stabili attorno ai 25-26 milioni di euro, la spesa per gli stipendi dei giocatori è in aumento di 17 milioni, raggiungendo i 276 milioni di euro. Gli stipendi posticipati dal 2019/20 sono stati contabilizzati ora, con due mesi di stipendi del 2020/21 posticipati al 2021/22.

Il rapporto salari-ricavi è passato dal 66% del 2018/19 al 71% nel 2019/20, e si prevede che si assesti attorno al 67% nel 2020/21. Se il Covid-19 non ci fosse mai stato, gli stipendi avrebbero inciso per 324 milioni di euro, su un fatturato di 539 milioni di euro, con un rapporto del 61%.

Redditività

Per tutti questi motivi, l’EBITDA del club, secondo le stime, passerà dai 36 milioni di euro pre-Covid ai 16 milioni attuali, tenendo presente che nel 2019/20 la Juventus ha registrato una perdita di EBITDA di 12 milioni di euro. A causa di un investimento di 78,8 milioni di euro per giocatori come Chiesa, McKennie e Rovella, sono previsti ammortamenti per 172 milioni di euro.

Per rendere il contesto più chiaro, si consideri che la Juventus ha acquistato giocatori per 293 milioni di euro e 349 milioni rispettivamente nel 2018/19 e 2019/20, allo stesso tempo vendendo per 176 milioni e 239 milioni. Altri ammortamenti e le svalutazioni torneranno al livello del 2018/19, a causa dei rescissioni consensuali di Higuain (18,2 milioni di euro) e Matuidi (3,8 milioni di euro) nel 2019/20.

Come nell’era pre-Covid, l’utile operativo della Juventus dovrebbe essere massicciamente negativo, con la differenza principale, come detto, che il player trading non potrà giocare il suo ruolo nell’EBIT (risultato ante oneri finanziari): il club ha avuto solo un profitto di soli 27 milioni di euro dalle cessioni, risultato più basso dal 2014/15.

Si prevede un EBIT in perdita per 159 milioni di euro, un calo di 54 milioni di euro rispetto al 2019/20 e di 144 milioni di euro rispetto al 2018/19. I proventi finanziari e le tasse assestano la perdita finale a 185 milioni di euro.

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Analisi bilancio Juventus, “un grido disperato”

Le regole del Fair Play Finanziario sono al momento revocate, Massimiliano Allegri è tornato sulla panchina bianconera e Maurizio Arrivabene è stato nominato nuovo amministratore delegato della società. Andrea Agnelli punta a un “new deal” bianconero e a una ristrutturazione?

Il presidente della Juventus ha recentemente difeso il progetto della Super League europea, definendolo un “grido di aiuto”. Leggendo i risultati finanziari per l’anno fiscale 2020/21 (e considerando anche il 2019/20), il suo commento non avrebbe potuto essere più significativo. Come la maggior parte degli altri club in Europa, la Juventus sta lottando per sopravvivere a causa delle restrizioni e del crollo finanziario dell’intero settore. La Superlega sarà la migliore risposta in termini di merito sportivo, ma per un club come la Juventus è un grido disperato contro un sistema che sta andando verso l’insolvenza.

Quest’anno, la maggior parte degli altri club dovrà affrontare ingenti perdite e un enorme fabbisogno di liquidità. Ma guardando agli anni prima della pandemia, la Juventus era sì in perdita – oltre che dipendente dalle prestazioni sportive e dal player trading- ma aveva alcuni strumenti per continuare a navigare.

Analisi bilancio Juventus, le stime senza il covid-19

Il bilancio del 2020/21 senza gli effetti della Covid-19 sarebbe stato comunque negativo per il club. Assumendo un tasso di crescita annuale composto del 10% tra botteghini, entrate commerciali e altre entrate nel periodo dal 2018/19 al 2020/21, e assumendo spese pari al 2018/19 (stipendi dei giocatori, commissioni degli agenti, prestiti), il risultato sarebbe stato sarebbe stata una perdita di 138 milioni di euro.

Queste cifre sono comparabili con il 2018/19, poiché l’EBIT di quell’anno fiscale sarebbe stato molto simile a quello del 2020/21 senza Covid. L’unica differenza sono i 127 milioni di euro invece dei 27 milioni dalle cessioni dei giocatori. Tuttavia, vale la pena notare che senza la pandemia ci si aspettava che la Juventus registrasse un profitto elevato dalle vendite dei giocatori nel 2020/21.

(in milioni di euro) 2018/19 2019/20 2020/21 (stima) 2020/21 (stima senza Covid)
Fatturato 494,4 406,8 449,1 526,2
Giorni di gara 70,7 49,2 6,2 85,5
Diritti televisivi 206,6 166,4 227,5 206,6
Entrate commerciali 170 173,3 172,3 185
Altre entrate 47,1 17,9 43,1 49,1
Spese -458,5 -414,1 -432,6 -465,1
Stipendi -327,8 -284,3 -301,2 -317,7
Di cui: giocatori -301,3 -259,3 -276,2 -292,7
Di cui: staff -26,4 -25,1 -25,1 -25,1
Altre spese -130,7 -129,8 -131,3 -147,4
EBITDA 36,4 -7,2 16,6 61,6
Ammortamenti giocatori -149,4 -193,5 -172,8 -172,8
Profitto operativo -142 -233,6 -188,7 -144,2
Profitti dalle cessioni 126,7 166,5 27,1 27,1
EBIT -15,3 -67,1 -161,6 -117,1
Interessi netti pagati -11,6 -14,6 -13,6 -13,6
Utile ante imposte -26,9 -81,7 -175,2 -130,7
Imposte -13 -8 -9,6 -10,4
Utile dopo le imposte -39,9 -89,7 -184,7 -141,1

 

Analisi bilancio Juventus, un futuro sostenibile?

Nel 2020/21, si prevede che le spese sportive della Juventus (stipendi e ammortamenti dei giocatori) si assestino attorno ai 443 milioni di euro, con un rapporto stipendi più ammortamenti su ricavi del 98 per cento. Cristiano Ronaldo da solo pesa per 81 milioni di euro, e il secondo giocatore più costoso, De Ligt, attorno ai 30 milioni.

Gli ammortamenti sono costi non finanziari, tuttavia è importante sottolineare che i costi generali e le altre spese ordinarie (personale, servizi, uso di beni di terzi, ecc.) non sono inclusi nei 443 milioni di euro. Queste voci hanno pesato per più di 150 milioni di euro nell’ultima relazione finanziaria.

Per tutte queste ragioni, Andrea Agnelli ha ufficializzato un’iniezione di capitale da 400 milioni di euro, in modo tale da inaugurare il “new deal” bianconero con Allegri come capo allenatore. L’idea è quella di garantire la continuità aziendale della società – il cui patrimonio netto è sceso da 239 milioni di euro a circa 56 milioni a causa delle perdite -, sostenendo il club con risorse finanziarie adeguate e avviando un processo di rinnovamento della rosa in una doppia prospettiva: ridurre il monte stipendi e l’età media della squadra.

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Il 47% dei giocatori della prima squadra bianconera nel 2020/21 aveva più di 30 anni, ma gli acquisti di De Ligt, Kulusevski, McKennie, Arthur e Chiesa (oltre 250 milioni di euro investiti, con un’età media di 21,8 anni al momento della firma) denotano una strategia di mercato differente rispetto ai tempi di Higuain, Matuidi, Douglas Costa e Ronaldo (oltre 270 milioni di euro, con età media di 29,7).

Il problema principale è quindi avere il giusto mix tra giocatori di classe mondiale e giovani calciatori che devono sviluppare le loro potenzialità per raggiungere il massimo livello. L’abbassamento dell’età media porterà ad alcuni benefici necessari, in primo luogo sul libro paga e successivamente sulla redditività. Se la Juventus vuole essere un club finanziariamente sostenibile nel futuro prossimo, questo modello sembra essere l’unica strada percorribile.