«Si può fare», ma bisogna porre dei limiti. Questo in breve, come riporta la Gazzetta dello Sport, quanto comunicato dalla FIGC ai rappresentanti della Vidal, l’advisor che lavora per conto di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, a proposito del trust per quanto riguarda la cessione della Salernitana.
Il trust può essere una soluzione, ma bisogna necessariamente porre dei limiti invalicabili. Come noto, in questo modo la proprietà del club campano verrebbe “parcheggiata” presso un soggetto terzo, che la gestirebbe fino alla cessione definitiva.
Tuttavia, questo soggetto dovrà essere una persona giuridica, una società, interrompendo la strada voluta dagli attuali proprietari che avrebbero voluto porre un avvocato o docente universitario come trustee, strada non perseguibile secondo la Federcalcio.
Un altro limite riguarda la durata di questo accordo: il trust non dovrà durare più di sei mesi, quindi alla prossima finestra di mercato, a gennaio, si dovrà arrivare con una nuova proprietà. Si eviterà così che nel club, nel caso in cui dovesse retrocedere, possa tornare immediatamente agli attuali proprietari.
Infine, un altro fronte riguarda la cifra della cessione. Al momento sono arrivate soltanto offerte considerate al di sotto del valore del club. Tuttavia, la FIGC ritiene che debba essere un soggetto terzo a stimare il valore della Salernitana, impendendo uno stallo per assenza di compratori.
Tutto questo mentre il tempo stringe: nei prossimi giorni la società dovrà dare una risposta, e una proposta opaca metterebbe a rischio l’iscrizione del club alla Serie A, la cui domanda è da presentare entro il 28 giugno.